La Nuova Sardegna

Sassari

Pandemia, sì alla super commissione

Pandemia, sì alla super commissione

Via libera del consiglio all’organismo interdisciplinare per gestire l’emergenza

20 febbraio 2021
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OZIERI. E’ nata in seguito a un intenso e appassionato dibattito nel consiglio comunale di Ozieri la commissione straordinaria per l’emergenza sanitaria, organismo interdisciplinare con potere consultivo e propositivo ma anche informativo e di analisi sulla problematiche sanitarie, sociali ed economiche legate alla gestione della pandemia in città. Il dibattito ha visto opposte le posizioni dei favorevoli all’istituzione, il gruppo di maggioranza e l’opposizione Progetto Ozieri, e i contrari, ovvero il gruppo di minoranza Prospettive, ma alla fine l’organismo è nato con l’astensione di quest’ultima compagine e sarà composto, secondo le norme comunali (su tutte l’articolo 50 dello Statuto Comunale), da sei componenti della maggioranza e cinque dell’opposizione, ovvero tutti i consiglieri dei gruppi Prospettive e Progetto Ozieri. La presidenza dovrebbe essere affidata a un consigliere di minoranza, ma gli organi interni saranno stabiliti da votazione interna nel corso della prima seduta prevista tra pochi giorni.

Si è detto di un inizio travagliato perché, se da un lato i favorevoli ritenevano necessario e urgente istituire un organismo speciale che unisse le competenze di vari altri organismi e fosse aperto, alla bisogna, a partecipazioni esterne, dal lato dei contrari, ovvero il gruppo Prospettive, si criticava la nascita di un «inutile doppione nel quale si starà a parlare per ore di argomenti per quali esistono già le commissioni competenti» ha detto il capogruppo Marco Peralta. Prospettive aveva chiesto di optare per riunioni più frequenti, in particolare della commissione Sanità e, che secondo la consigliera Margherita Molinu dovrebbe essere una presenza costante e un presidio per discutere non solo le questioni organizzative legate alle campagne di screening e vaccinazione ma anche «il luogo da dove far partire con forza la battaglia per la difesa del nostro ospedale, fermo al palo». La consigliera Molinu, primario del Pronto Soccorso di Ozieri, ha lanciato dal suo banco una appassionata difesa del nosocomio Segni - «delle cui sorti pare non interessi a nessuno», ha detto - rimarcando le carenze nei reparti e la situazione incerta e apparentemente senza sbocchi di «un reparto di semi intensiva realizzato grazie alla generosità di tante persone ma che nessuno ha intenzione di accreditare». Un problema che non ha di certo lasciato indifferenti - tutt’altro - i componenti dell’intero consiglio, segnale di come la questione sanitaria sia a Ozieri un problema sentito anche oltre le contingenze dell’emergenza Covid. (b.m.)

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