La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso a fianco degli studenti con due progetti

Sorso a fianco degli studenti con due progetti

Per uscire dall’emergenza Covid attività di doposcuola e un servizio di mediazione familiare

24 febbraio 2021
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SORSO. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabrizio Demelas, raccoglie il grido di aiuto delle famiglie e della scuola che, durante questo lungo periodo di emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, hanno sperimentato stati di forte sofferenza e irritabilità nei preadolescenti. La risposta arriva con un progetto, messo a punto dai Servizi sociali, che porta il titolo “I giovani d’oggi”e si svilupperà su due le linee operative: l’Officina degli apprendimenti e Ri-mediamo.

La partenza delle attività è prevista all’inizio del mese di marzo. La prima linea del progetto prevede l’organizzazione di attività di dopo-scuola nei locali messi a disposizione dall’istituto comprensivo in via Azuni. Le attività sono organizzate in “officine” dove interverranno “testimoni privilegiati” appartenenti all’ambiente del volontariato, della musica e dello sport della comunità di Sorso, con lo scopo di stimolare i giovani a conoscere e avvicinarsi a modelli aggregativi positivi.

La seconda linea operativa consiste nella creazione di un servizio nuovo, la Mediazione familiare, come processo collaborativo di risoluzione del conflitto, in cui le coppie, le famiglie, tra genitori e insegnanti, tra adolescenti e loro pari, sono assistite da un soggetto terzo imparziale per favorire e migliorare la comunicazione. Il nuovo servizio prevede da un lato incontri tematici rivolti a genitori e docenti su temi e strategie di rilevanza cruciale, con focus sui disturbi dell’apprendimento, sui disturbi da deficit dell’attenzione o iperattività fino ad arrivare ai disturbi dell’alimentazione e alle difficoltà emotivo-relazionali, dall’altro incontri tematici rivolti a bambini e ragazzi, su temi di grande attualità, quali il bullismo, i rischi nell’utilizzo della rete (cyberbullismo, pubblicazione di informazioni private, phishing), il riconoscimento e la gestione delle emozioni proprie e degli altri.

«L’urgenza di reinventare contesti educativi efficaci in una situazione di piena emergenza – spiega in un comunicato il primo cittadino – ci ha indotto ad andare oltre i più consueti strumenti e ad elaborare nuove strategie di intervento. Abbiamo dunque pensato a un progetto innovativo che grazie al lavoro di un’équipe formata da insegnanti e operatori sociali vuole superare i limiti posti dalla chiusura dei tradizionali spazi di socializzazione per inventarne di nuovi». (s.sant.)

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