La Nuova Sardegna

Sassari

Il Coros e l’Anglona valorizzano i loro gioielli

di Mauro Tedde
Il Coros e l’Anglona valorizzano i loro gioielli

A buon punto di realizzazione il piano “Terre di tradizioni” da 27 milioni di euro Restaurate chiese e riqualificate aree degradate in 12 Comuni del territorio 

27 febbraio 2021
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NULVI. Procedono nonostante la pandemia le azioni programmatiche del piano territoriale “Coros-Anglona Terre di tradizioni”, lo strumento di progettazione di cui le due Unioni di Comuni, si avvalgono per il rilancio e la fruizione del sistema territoriale.

Nel territorio del Coros sono una quarantina gli interventi che puntano al rilancio dell’economia turistica e al benessere della persona. Un investimento di oltre 27 milioni di euro, studiato sulla carta qualche anno fa e finanziato nel 2018, che oggi vede avviati quasi tutti i procedimenti, alcuni dei quali al termine dell’esecuzione. Dodici i paesi coinvolti in un cronoprogramma serrato, nonostante i rallentamenti causati dalla pandemia, ma che ha già visto la posa in opera di cantieri importanti, legati alla riqualificazione e restauro di beni architettonici, al potenziamento di strutture sportive, al recupero di aree degradate da trasformare in centri d’aggregazione e parchi urbani.

A Ploaghe il “Parco per tutti” sarà inaugurato entro la prossima stagione, così come il campo da tennis coperto e procedono le fasi di progettazione del “polo calcistico diffuso” nei paesi di Ploaghe, Tissi, Florinas e Codrongianos. A Muros verrà costruito un polo sportivo-riabilitativo per persone diversamente abili e Ittiri vedrà riqualificate l’Abbazia di Nostra Signora di Paulis, la chiesa di San Leonardo del Cuga e la Biblioteca Francescana, Uri la Casa Dettori oltre all’area archeologica di San Cadrina. Mentre a Usini si procede con il restauro della chiesa di Santa Croce oltre che con due progetti legati alle Corti del Cagnulari e al completamento dell’ippovia ed anche Tissi riqualifica l’imponente chiesa di Sant’Anastasia. Putifigari punta alla realizzazione di un percorso ecosostenibile della valle de S’Incantu, che collega il territorio e valorizza le famose domus, e Florinas sulla valorizzazione ambientale del parco comunale “Su Cunzadu ‘e Cheja” oltre al restauro della chiesa di Sant’Antonio Abate.

Ossi avvia il sistema di fruizione e gestione integrata delle risorse archeologiche attraverso un progetto congiunto (Ossi-Perfugas-Sedini) che prevede allestimenti multimediali nelle strutture di servizio alle aree archeologiche. Anche Olmedo è indirizzata sulla valorizzazione ambientale nel complesso archeologico di Monte Baranta, attraverso il miglioramento dei percorsi di visita del sito oltre all’adeguamento delle infrastrutture sportive.

Cargeghe valorizza i suoi gioielli storico ambientali e archeologici con il centro servizi nell'area "Sos Bajolos", del parco di Bolotene e la domus di Pascialzos, oltre al restauro della chiesa di San Maria in Contra. A Codrongianos si lavorerà sul restyling della basilica di Saccargia ma anche del palazzo storico Ce.Do.C. e sulla realizzazione di un’area sport e benessere a Sas Mendulas.

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