La Nuova Sardegna

Sassari

Multiservizi, inizia il nuovo corso

Multiservizi, inizia il nuovo corso

L’amministratore Antonio Spano: «Al lavoro per rendere decorosa la città»

28 febbraio 2021
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PORTO TORRES. Il nuovo amministratore della società in house Multiservizi, Antonio Spano, prenderà servizio domani mattina alle dipendenze del Comune di Porto Torres.

«Alle 13.30 incontrerò tutti i lavoratori per condividere con loro il nuovo percorso – dice Spano – e per rassicurarli anche rispetto alle prospettive del lavoro quotidiano: è vero che come società abbiamo degli affidamenti diretti, ma questi vanno difesi e valorizzati. Determinante è rendere decorosa la città, perché il decoro è uno dei valori aggiunti per creare spazi confortevoli e puliti». Il nuovo amministratore prende il posto del dottore commercialista Marco Sanna - che ha guidato la Multiservizi con professionalità e dedizione al servizio negli ultimi due anni – e con la sua lunga esperienza amministrativa alle spalle ha già le idee chiare sul nuovo percorso da affrontare. «Gli obiettivi sono quelli di introdurre procedure amministrative per dare ulteriore valore all’azienda – aggiunge l’ex sindaco di Sorso – e per seguire i compiti che ci affiderà l’amministrazione comunale. È necessario capire da subito se ci sono le condizioni per un progetto di fusione con le società che svolgono servizi strumentali in provincia di Sassari, in particolare la Multiss». La precedente amministrazione comunale aveva presentato una proposta per uno studio di fattibilità che riportasse alla diretta competenza del Comune il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani attraverso la trasformazione societaria della Multiservizi, trovando il parere positivo di Marco Sanna.

«Bisogna approfondire questa pratica – precisa Antonio Spano – perché si tratta di un servizio che con la giusta organizzazione si può svolgere in modo proficuo sia per il Comune sia per la città: gli appalti vengono regolarmente vinti da società del meridione o da cooperative dell’Emilia Romagna, con le società sarde completamente assenti, quindi credo che per questo business vi siano le condizioni affinché un’azienda pubblica possa crederci e fare bene». (g.m.)



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