Niente più letti in Malattie infettive
di Luigi Soriga
Occupati 36 posti su 40, l’Aou riconverte Pneumologia, Geriatria e Oncologia in reparti per pazienti positivi
02 aprile 2021
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SASSARI. I segnali dei giorni scorsi erano inequivocabili e l’Aou, come annunciato, corre ai ripari: in Malattie infettive sono già occupati 36 posti su 40 e l’ospedale si appresta all’assetto d’emergenza e a riconvertire alcuni reparti di medicina tradizionali in zone a gestione covid. Il direttore sanitario Contu ha già allertato i responsabili delle unità operative di Pneumologia, Geriatria e Oncologia, da ieri ufficialmente pronte ad ospitare i pazienti affetti da virus. L’impennata dei ricoveri e il lascito generoso di contagi delle tre settimane di zona bianca costringono la sanità a una drastica riconversione. I primari e i direttori dovranno in tutta fretta verificare l’idoneità delle proprie strutture all’assistenza dei pazienti contagiati, e segnalare eventuali adeguamenti necessari per far fronte al servizio.
Però il bed manager è già al all’opera per provvedere allo sgombero dei tre reparti e allo spostamento dei ricoverati negli altri reparti dell’Aou o alla dimissione immediata di quelli stabilizzati. Il pronto soccorso, da parte sua, ha già ricevuto indicazione per non dirottare più nessun malato in Pneumologia e Geriatria. La pressione degli accessi è decisamente aumentata negli ultimi giorni, ma soprattutto, a complicare le operazioni, è il numero più elevato di pazienti grigi e positivi. Quindi la tregua dei mesi appena trascorsi è ufficialmente terminata. La sanità in questa parentesi era riuscita a riorganizzarsi e riprendere i propri bioritmi garantendo anche l’attività degli ambulatori, le visite specialistiche, e un minimo di prevenzione. Ora si rischia di rifare un brusco dietrofront, con gli ospedali trasformati di nuovo in trincee impegnate sul fronte dell’emergenza Covid.
Un epilogo purtroppo previsto, perché la conseguenza dei comportamenti sconsiderati e dell’abbassamento generale della guardia nelle settimane di zona bianca. Appena tre giorni fa è stato proprio il direttore sanitario dell’Aou di Sassari Contu a lanciare il primo allarme, manifestando tutta la preoccupazione dell'Azienda per l'aumento dei ricoveri Covid: improvvisamente si era registrata un’impennata di 23 in 5 giorni. Una tendenza che si sta confermando di ora in ora, e che ha già saturato i 40 posti letto disponibili in Malattie Infettive e sta facendo aumentare anche gli ingressi in Terapia Intensiva. «È inutile negare che, con questo trend – aveva previsto e affermato Contu – possiamo soltanto pensare che nel giro di pochi giorni sarà necessario dover riconvertire all'attività Covid quei reparti che sono essenziali per l'assistenza e la cura di altre malattie».
Però il bed manager è già al all’opera per provvedere allo sgombero dei tre reparti e allo spostamento dei ricoverati negli altri reparti dell’Aou o alla dimissione immediata di quelli stabilizzati. Il pronto soccorso, da parte sua, ha già ricevuto indicazione per non dirottare più nessun malato in Pneumologia e Geriatria. La pressione degli accessi è decisamente aumentata negli ultimi giorni, ma soprattutto, a complicare le operazioni, è il numero più elevato di pazienti grigi e positivi. Quindi la tregua dei mesi appena trascorsi è ufficialmente terminata. La sanità in questa parentesi era riuscita a riorganizzarsi e riprendere i propri bioritmi garantendo anche l’attività degli ambulatori, le visite specialistiche, e un minimo di prevenzione. Ora si rischia di rifare un brusco dietrofront, con gli ospedali trasformati di nuovo in trincee impegnate sul fronte dell’emergenza Covid.
Un epilogo purtroppo previsto, perché la conseguenza dei comportamenti sconsiderati e dell’abbassamento generale della guardia nelle settimane di zona bianca. Appena tre giorni fa è stato proprio il direttore sanitario dell’Aou di Sassari Contu a lanciare il primo allarme, manifestando tutta la preoccupazione dell'Azienda per l'aumento dei ricoveri Covid: improvvisamente si era registrata un’impennata di 23 in 5 giorni. Una tendenza che si sta confermando di ora in ora, e che ha già saturato i 40 posti letto disponibili in Malattie Infettive e sta facendo aumentare anche gli ingressi in Terapia Intensiva. «È inutile negare che, con questo trend – aveva previsto e affermato Contu – possiamo soltanto pensare che nel giro di pochi giorni sarà necessario dover riconvertire all'attività Covid quei reparti che sono essenziali per l'assistenza e la cura di altre malattie».
