La Nuova Sardegna

OZIERI. Scarpe rosse e musica negli spazi esterni del museo Alle Clarisse di Ozieri per ricordare Romina Meloni, donna ozierese vittima di femminicidio due anni fa a Nuoro per mano del suo ex compagno. Una piccola ma sentita commemorazione, alla presenza dei familiari della donna, promossa dall’assessorato comunale alla Cultura con gli operatori del centro Lares e l’istituzione San Michele. Aperta dal saluto dell’assessore Ilenia Satta, la cerimonia ha visto la presentazione dei servizi del centro Lares a sostegno delle donne da parte di una operatrice e l’intervento del sindaco Marco Murgia che ha sottolineato l’importanza che sempre si parli del problema della questione di genere, e della violenza contro le donne, per diffonderne la consapevolezza perché «il problema esiste anche nel nostro territorio». In chiusura, la nipote di Romina Meloni, Giulia, ha letto una poesia in ricordo della zia. Un momento che ha creato grande commozione, così come lo ha fatto l’esecuzione del brano “Verso un sogno possibile” delle musiciste Luisella Pittalis, voce e chitarra, e Cristina Serra, violino. La commemorazione arriva a due anni dalla morte di Romina Meloni e dopo uno scorso anno nel quale a causa del lockdown non si è potuto organizzare nessun evento in sua memoria. Quest’anno lo si è invece voluto promuovere nonostante la zona arancione, perché come ha ricordato l’assessore Satta si tratta di un ricordo doveroso per Romina e le tante altre donne che come lei sono rimaste vittime della mano dell’uomo che diceva di amarle. L’evento ha coinvolto la cittadinanza intera, invitata nei giorni precedenti a portare delle scarpe rosse - simbolo della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere a livello internazionale - per allestire l’esposizione nel piazzale del museo che ha fatto da contorno alla cerimonia. Un evento breve ma come detto molto intenso, che è stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Museo Alle Clarisse mercoledì sera e che è ancora visibile sulla pagina. (b.m.)