A Perfugas il Map diventa un set per deejay Zyzou
di Giuseppe Pulina
Verrà girato un videoclip grazie alla società che gestisce il museo archeologico Obiettivo: raccontare natura e storia dell’isola attraverso la musica elettronica
03 aprile 2021
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wPERFUGAS. Chiusi, riaperti per pochi giorni, e ora di nuovo chiusi, e chissà per quanto tempo ancora. Anche i musei dell’isola devono fare i conti con le misure imposte dalla zona arancione e dal sogno soltanto per pochi giorni vagheggiato di riaprire finalmente i battenti. La più drastica delle quali è l’ennesima chiusura dei cancelli ai visitatori, che – come del resto dimostrano i dati delle prime prenotazioni – stavano già pregustando la possibilità di varcarli di nuovo.
Malgrado questo, e forse proprio per far fronte alle crescenti difficoltà che investono l’intero comparto, la società Sa Rundine che gestisce i servizi del Map di Perfugas continua la programmazione di attività aderendo ad eventi nazionali di divulgazione e promozione dei beni archeologici. Tutto questo in sinergia anche con diverse realtà del territorio. In quest’ottica va letta la collaborazione con la MusicNaturArt di Gian Luca Spezziga. Il museo perfughese è infatti diventato il set di registrazione di un videoclip nato dalla collaborazione con Gian Luca Spezziga, fondatore di MusicNaturArt, Giampaolo Buiaroni e Luca Panciroli che cureranno le riprese e il montaggio del video.
Spezziga, conosciuto da tutti come “Zyzou”, nome di punta della scena elettronica sarda e fondatore del progetto in questione, sta portando avanti un progetto nato all’indomani del primo lockdown – quindi nella primavera 2020 – in quello che si può dire essere stato uno dei periodi più bui della musica, dell’arte e della cultura in generale.
Il progetto di Zyzou nasce dall’idea di raccontare con la musica elettronica la natura e la storia dell’isola. Per Gian Luca Spezziga e MusicNaturArt sono già previste esibizioni fuori dalla Sardegna. Il Map e alcuni dei suoi più preziosi reperti saranno i protagonisti del nuovo videoclip che farà da sfondo alle performance del deejay e producer sardo, quando riaprirà finalmente la stagione dei concerti.
Il primo appuntamento non può non essere però in streaming, cioè online. Nelle principali piattaforme social è possibile fare parte di questo pubblico virtuale che può gustarsi in anteprima i tesori del Map avvolti nei ritmi dell’elettronica di un deejay set a dir poco originale. Un modo per fare musica e nel contempo “fidelizzare” i visitatori del museo in attesa che arrivi la fine dell’emergenza sanitaria.
Malgrado questo, e forse proprio per far fronte alle crescenti difficoltà che investono l’intero comparto, la società Sa Rundine che gestisce i servizi del Map di Perfugas continua la programmazione di attività aderendo ad eventi nazionali di divulgazione e promozione dei beni archeologici. Tutto questo in sinergia anche con diverse realtà del territorio. In quest’ottica va letta la collaborazione con la MusicNaturArt di Gian Luca Spezziga. Il museo perfughese è infatti diventato il set di registrazione di un videoclip nato dalla collaborazione con Gian Luca Spezziga, fondatore di MusicNaturArt, Giampaolo Buiaroni e Luca Panciroli che cureranno le riprese e il montaggio del video.
Spezziga, conosciuto da tutti come “Zyzou”, nome di punta della scena elettronica sarda e fondatore del progetto in questione, sta portando avanti un progetto nato all’indomani del primo lockdown – quindi nella primavera 2020 – in quello che si può dire essere stato uno dei periodi più bui della musica, dell’arte e della cultura in generale.
Il progetto di Zyzou nasce dall’idea di raccontare con la musica elettronica la natura e la storia dell’isola. Per Gian Luca Spezziga e MusicNaturArt sono già previste esibizioni fuori dalla Sardegna. Il Map e alcuni dei suoi più preziosi reperti saranno i protagonisti del nuovo videoclip che farà da sfondo alle performance del deejay e producer sardo, quando riaprirà finalmente la stagione dei concerti.
Il primo appuntamento non può non essere però in streaming, cioè online. Nelle principali piattaforme social è possibile fare parte di questo pubblico virtuale che può gustarsi in anteprima i tesori del Map avvolti nei ritmi dell’elettronica di un deejay set a dir poco originale. Un modo per fare musica e nel contempo “fidelizzare” i visitatori del museo in attesa che arrivi la fine dell’emergenza sanitaria.