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Sassari

inchiodata dalle telecamere 

Auto incendiata a Uri una 28enne finisce in cella

Auto incendiata a Uri una 28enne finisce in cella

SASSARI. Sarebbe responsabile dell’incendio di una Volkswagen Golf che lo scorso 6 febbraio era stata distrutta dalle fiamme, a Uri. Allora partirono subito le indagini dei carabinieri per risalire...

06 aprile 2021
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SASSARI. Sarebbe responsabile dell’incendio di una Volkswagen Golf che lo scorso 6 febbraio era stata distrutta dalle fiamme, a Uri. Allora partirono subito le indagini dei carabinieri per risalire all’autore dell’incendio perché da subito era emerso che non si trattava di un corto circuito ma di un atto doloso.

Una volta concluse le indagini, alla vigilia di Pasqua i carabinieri della stazione di Uri e i colleghi del nucleo operativo radiomobile di Sassari hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di J.C., 28enne sassarese, già agli arresti domiciliari per un altro procedimento per spaccio di stupefacenti.

Ora la contestazione di un nuovo reato che sarebbe stato commesso dalla giovane sassarese a Uri esattamente due mesi fa.

Le indagini svolte dai carabinieri del paese hanno consentito di risalire alla sua identità anche grazie al prezioso supporto delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza comunali che si trovano vicino al punto in cui la Volkswagen è stata incendiata. Filmati visionati dai militari che hanno consentito di costruire un quadro probatorio di grave colpevolezza a carico della donna (evidentemente riconoscibile nei fotogrammi), condiviso dalla Procura della Repubblica di Sassari che ha avanzato la richiesta di misura cautelare.

L’istanza del pubblico ministero è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari che ha emanato l’ordinanza. L’arresto è stato eseguito domenica mattina dai carabinieri della compagnia di Sassari.

La donna è stata quindi raggiunta nella sua abitazione (dove già si trovava in regime di detenzione) e successivamente è stata accompagnata nel carcere di Bancali a disposizione dell’autorità giudiziaria.



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