La Nuova Sardegna

Sassari

Due anni e sei mesi all’ex violento

di Nadia Cossu
Due anni e sei mesi all’ex violento

Maltrattamenti in famiglia, condannato un 27enne di Ozieri Il pm aveva chiesto una pena più lieve. Vittime anche le figlie

09 aprile 2021
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OZIERI. Alla richiesta di condanna a un anno e otto mesi per i presunti maltrattamenti in famiglia avanzata dal pubblico ministero Andrea Giganti, il giudice Mauro Pusceddu ha replicato ieri con una sentenza che all’imputato infligge una pena ben più severa: due anni e sei mesi. Oltre al pagamento di ventimila euro a favore delle parti civili costituite.

È l’esito del processo nei confronti di un 27enne di Ozieri accusato di aver usato più volte violenza contro la sua ex compagna coetanea e le figlie piccole avute con lei. Nel corso del dibattimento, attraverso diverse testimonianze (erano stati sentiti in aula anche alcuni amici della coppia), è stato ricostruito il clima di continue tensioni all’interno della famiglia.

Nella richiesta di rinvio a giudizio il sostituto procuratore scriveva che persino i giocattoli delle bambine sparsi per casa davano fastidio all’imputato e per questo motivo «sentendosi disturbato, in alcune circostanze li rompeva o li bruciava...». Lui, quando era stato chiamato a difendersi davanti al giudice, aveva spiegato che il rapporto con la compagna si era logorato perché avevano cominciato a stare insieme fin da giovanissimi. «Ma mai le ho fatto del male – aveva detto – tanto meno a nostre figlie».

Ma per la Procura della Repubblica, invece, il 27enne (difeso dall’avvocato Maria Antonietta Bacciu) avrebbe rivolto alla propria compagna e alle bambine continue umiliazioni, minacce, ingiurie, così come aggressioni fisiche e verbali.

«In più occasioni – scriveva il pubblico ministero – la ingiuriava e la umiliava con espressioni quali: “sgorbia, mezza gamba, sei una mer.., una put....”». E minacce del tipo: «Ti alzo a calci in c..., vattene o ti faccio vedere chi sono, tanto ti riviene il tumore». Ci sarebbero state poi le aggressioni fisiche con schiaffi, testate, pugni e calci. In alcuni casi l’uomo avrebbe sfogato la sua rabbia anche contro le figlie minori. Era accaduto, ad esempio, un giorno in cui dopo aver avuto un acceso alterco con la compagna avrebbe colpito con un violento schiaffo la propria figlia che stava piangendo.

La donna e le bambine si erano costituite parti civili con l’avvocato Pierluigi Olivieri.

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