La Nuova Sardegna

Sassari

«Niente soldi per le fermate Arst»

di Salvatore Santoni
«Niente soldi per le fermate Arst»

Sorso, doccia fredda per i pendolari della costa che chiedono il ripristino delle stazioni soppresse

11 aprile 2021
3 MINUTI DI LETTURA





SORSO. I pendolari della fascia costiera tra Sorso e Castelsardo dovranno armarsi di pazienza e farsene una ragione: per resuscitare le fermate dell’autobus tra Marritza e la Peruledda, sospese nei mesi scorsi dall’Arst, ci vorrà del tempo. E, soprattutto, soldi. La doccia fredda è arrivata direttamente dall’assessorato dei Trasporti, che rispondendo all’interrogazione del consigliere regionale Gian Franco Satta ha evidenziato come nel bilancio della Regione manchino le risorse necessarie. «In sede di discussione delle variazioni al bilancio – annuncia il consigliere – sarà mia cura vigilare affinché vengano stanziate le risorse o in caso perduri questo immobilismo, presentare un emendamento che proponga all’aula di stanziare le risorse necessarie».

Lo stop alle cinque fermate dei pullman lungo la fascia costiera dei due Comuni costieri è arrivato lo scorso mese di novembre scatenando le proteste degli abitanti della zona. Nei giorni successivi all’annuncio dell’Arst – per questioni di sicurezza rispetto alle piazzole di sosta comunicate dall’Anas, l’ente che gestisce le strade statali 195 e 200 – una trentina di persone si erano date appuntamento per un sit in nel piazzale della Tonnara. Una “giornata della collera” che aveva visto sfilare vari amministratori di Sorso e Castelsardo, tutti a sostegno delle lamentele avanzate dai pendolari appiedati. Il caso era poi approdato in consiglio regionale, quando Satta ha inoltrato una interrogazione chiedendo lumi e un intervento risolutivo all’assessorato di riferimento. Nella replica, il gabinetto dei Trasporti spiega che la direzione generale, oltre a essere al corrente della vicenda, siede in un tavolo permanente per affrontare la questione con i vari enti competenti. «In occasione dei predetti incontri – si legge nella replica all’interrogazione – è emersa, tra l’altro, la particolare preoccupazione per lo stato infrastrutturale delle fermate in ordine alle quali era già stato chiesto ad Arst di effettuare una mappatura, individuando quelle da salvaguardare e quelle da sospendere». E ancora: «Con particolare riferimento alla SS 195 e alla SS 200 era stato poi richiesto di avviare i necessari sopralluoghi (sospesi a causa dell’emergenza sanitaria) unitamente alla Motorizzazione civile, con l’obiettivo ultimo di produrre una mappatura che desse conto dello stato dell’arte e degli interventi necessari con conseguente quantificazione in termini di risorse necessarie».

Dall’assessorato, inoltre, fanno sapere che sempre sul nodo risorse sono state avanzate precise richieste in occasione della manovra finanziaria regionale. Richieste che, evidentemente, sono cadute nel vuoto. E così anche i conseguenti investimenti che servirebbero per garantire maggiore sicurezza, efficienza, integrazione e qualità del servizio di trasporto pubblico locale. «A tali richieste – scrivono ancora dall’assessorato – non ha fatto seguito, purtroppo, alcuno stanziamento di risorse in bilancio rendendo ancora più carente e precaria la dotazione infrastrutturale nel trasporto pubblico locale».

C’è però ancora una piccola speranza. La Regione, infatti, ha annunciato che è stata predisposta una scheda di intervento nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla commissione europea per il Next generation Eu, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.«È evidente – conclude la replica dell’assessorato – che la soluzione della problematica in oggetto e, più in generale, la tematica della sicurezza delle fermate si correla all’esigenza di reperire adeguati stanziamenti finanziari ad oggi non garantiti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative