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Sassari

Silenzio sulle vaccinazioni, e l’hub di Porto Torres resta chiuso

Silenzio sulle vaccinazioni, e l’hub di Porto Torres resta chiuso

SASSARI. La sala “Filippo Canu” chiusa da sei giorni preoccupa non poco gli ultraottantenni che devono ancora ricevere la seconda dose del vaccino. E questa situazione coinvolge anche le persone...

14 aprile 2021
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SASSARI. La sala “Filippo Canu” chiusa da sei giorni preoccupa non poco gli ultraottantenni che devono ancora ricevere la seconda dose del vaccino. E questa situazione coinvolge anche le persone fragili, che attendono invece di essere chiamate alla prima vaccinazione.

Attualmente non ci sono notizie certe da parte delle istituzioni interessate sul perché sulla vicenda sia calato il silenzio. Un silenzio che lascia col fiato sospeso numerose famiglie dove vivono gli anziani e le persone disabili. In altre località del Sassarese ci sono hub dove le vaccinazioni stanno procedendo, mentre a Porto Torres mancano ancora i vaccini. E dire che l’hub turritano era stato tra i primi a partire.

«In una città come Porto Torres – dice il capogruppo consiliare di Impresa Comune, Claudio Piras –, un porto di arrivo e decenni di inquinamento pesante, è impensabile che la stessa sia l’ultima ruota del carro in tema di vaccinazioni: allo stato attuale se tutto va bene la vaccinazione riprenderà venerdì, grazie sempre all’ottimo lavoro dei volontari. Associazioni e medici in campo per sopperire alla mancanza di organizzazione da parte dell’Ats e della Regione Sardegna». Per il capogruppo della Lega Salvini, Ivan Cermelli, il problema sta nell’organizzazione interna. «La campagna vaccinale non doveva essere iniziata – attacca – se non vi era sicurezza di ricevere le dosi giuste di vaccini da inoculare: sulla campagna portotorrese era possibile aumentare anche il numero delle associazioni di volontariato che avevano dato disponibilità, in modo da poter aumentare giornalmente il numero dei vaccinati. L’amministrazione comunale deve inoltre essere più incisiva con la richiesta di un numero elevato di vaccini da avere in dotazione e con la frequenza costante nella vaccinazione. Il pericolo, senza scherzare, che di questo passo si arrivi al prossimo anno». (g.m.)



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