Sassari, sorpreso brillo al volante: il giudice lo “perdona”
Assolto 34enne: inseguito dalla polizia locale, era risultato positivo all’etilometro. Accolta la tesi del difensore sulla particolare tenuità del fatto: «Episodio isolato»
SASSARI. Era finito a processo per guida in stato di ebbrezza ma il giudice lo ha assolto accogliendo la tesi dell’avvocato difensore Michele Sanna che, richiamando la particolare tenuità del fatto, aveva puntato la sua discussione sull’incensuratezza dell’imputato, sull’esiguità del danno e del pericolo per terze persone e sul fatto che si era trattato di un episodio isolato e di un comportamento assolutamente non abituale.
E proprio sulla base di queste argomentazioni un 34enne sassarese è stato assolto dal giudice Valentina Nuvoli che ha applicato la “non punibilità per particolare tenuità del fatto” nel reato di guida in stato di ebbrezza. Si tratta di uno dei primi casi. Il pubblico ministero aveva invece chiesto la condanna a due mesi di reclusione e a 1200 euro di ammenda. Il 34enne era stato rinviato a giudizio dal gip Michele Contini che non aveva accolto la richiesta di archiviazione del pm Maria Paola Asara.
L’episodio risale a quattro anni fa. Il giovane, alle tre del mattino, aveva visto un posto di controllo stradale della polizia locale in viale Mancini e aveva prima frenato bruscamente – secondo la ricostruzione fatta dagli agenti nel verbale di servizio – quindi aveva innestato la retromarcia tornando velocemente indietro verso corso Angioy. E siccome alla polizia locale era sembrato evidente che l’automobilista stesse scappando, lo avevano seguito e fermato in piazza Sant’Agostino. A quel punto lo avevano identificato e quando lui aveva abbassato il finestrino della macchina, i vigili avevano sentito un forte odore di alcol provenire dall’abitacolo. Anche alcuni comportamenti dell’automobilista avevano lasciato supporre che avesse bevuto.
A un primo esame eseguito attraverso il precursore in dotazione il 34enne era risultato positivo al consumo di alcolici e per questa ragione subito dopo era stato invitato a sottoporsi all’etilometro. Risultato: 1,15 contro il limite consentito dello 0,5. Era quindi scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza e la vicenda era approdata in tribunale.
In aula l’avvocato Michele Sanna ha insistito per l’assoluzione del suo assistito delineandone la personalità, non avvezza a comportamenti simili, e sottolineando anche il fatto che la sua condotta non aveva messo in pericolo la vita di altre persone né aveva provocato danni (che poi erano anche le argomentazioni riportate dalla pubblico ministero Asara nella richiesta di archiviazione).
Un episodio isolato, in sintesi, e due giorni fa, a conclusione del dibattimento, l’imputato è stato scagionato.
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