La Nuova Sardegna

Sassari

Sicurezza lontana, gli infortuni sono ancora tanti

Sicurezza lontana, gli infortuni sono ancora tanti

SASSARI. Quello del 2021 non è stato un buon inizio. Nei primi due mesi i morti sul lavoro sono stati 104 e il trend è proseguito anche a marzo, tanto che a livello nazionale la media è di 50 decessi...

16 aprile 2021
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SASSARI. Quello del 2021 non è stato un buon inizio. Nei primi due mesi i morti sul lavoro sono stati 104 e il trend è proseguito anche a marzo, tanto che a livello nazionale la media è di 50 decessi al mese.

Sono numeri tristi che sembravano dimenticati, perchè rimossi dal grande sforzo fatto nel corso degli anni per ridurre gli incidenti sul lavoro e operare per arrivare al rischio zero.

Le proiezioni dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Mestre disegnano un quadro chiaro e raccontano, purtroppo, di una emergenza irrisolta.

In Italia e in Sardegna si continua a morire sul lavoro: la fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro totali è tra i 45 e i 64 anni (53 su un totale di 85), le donne che hanno perso la vita nel 2021 sono 5.

I segnali chiari che la sicurezza resta ancora un optional in Sardegna si erano avuti con i dati del 2019: secondo il Report diffuso dall’Inail, nell’Isola ci sono state 12.311 denunce di infortunio (nel 2018 erano state 11.925). I morti erano stati 18 (così come l’anno precedente).

Il settore dove si sono registrati il maggior numero di incidenti e infortuni è quello dell’industria e dei servizi. Il primato di incidenti mortali spetta al sud Sardegna, poi la Città Metropolitana di Cagliari e Nuoro, quindi Sassari e Oristano.



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