La Nuova Sardegna

Sassari

Gelate a Mores, chiesto lo stato di calamità

Gelate a Mores, chiesto lo stato di calamità

Vigneti, ulivi e frutteti danneggiati dal maltempo: il Comune si rivolge alla Regione per i rimborsi

18 aprile 2021
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MORES. Stato di calamità naturale per le gelate che hanno pesantemente danneggiato vigne, uliveti e frutteti delle campagna di Mores. Lo ha richiesto la giunta comunale del paese con una delibera di alcuni giorni fa, inviata alla Regione, nella quale fa presenti i gravi datti subiti alle colture locali a causa degli eventi atmosferici avversi delle giornate del 7, 8 e 9 aprile. Delibera che fa seguito alle varie comunicazioni provenienti sia dai singoli coltivatori sia dalle associazioni di categoria e da comitati agricoli di varia natura, che lamentano «danni ingenti alle coltivazioni in pieno campo a seguito del quadro climatico-meteorologico verificatosi».

Le gelate sono state provocate dai venti particolarmente freddi e dagli sbalzi al ribasso della temperatura che si sono avuti in particolare tra il 7 e il 9 aprile, colpendo le specie coltivate che in questo periodo avviano la ripresa vegetativa (vite, ulivo, fruttiferi vari) e compromettendo la crescita delle piante. I danni in realtà non sono ancora quantificabili, ma trattandosi di un fenomeno conosciuto si sa, come si legge nella delibera della giunta del Comune di Mores, che «i danni paventati saranno certamente di notevole entità» come si è visto anche in altre zone del territorio.

«La distruzione, ad opera del gelo in concorso con le altre avversità climatiche, dei tessuti dei germogli vegetali – ribadisce l’esecutivo comunale – comprometterà in misura elevata le produzioni dell’annata agraria in corso».

Si profilano danni a viti, ulivi e frutteti, produzioni primarie, e quindi di conseguenza alle filiere di trasformazione delle stesse. La giunta di Mores chiede quindi che la Regione dichiari lo stato di calamità, che comporta di conseguenza lo stanziamento per i produttori agricoli dei ristori previsti in questi casi. (b.m.)

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