La Nuova Sardegna

Sassari

«Per l’ostello di via Balai c’è un futuro turistico»

di Gavino Masia
«Per l’ostello di via Balai c’è un futuro turistico»

L’assessore al Patrimonio Carta: pronti a riqualificare la struttura pubblica Ora il Comune attende soltanto l’ufficialità dell’acquisizione dell’immobile

20 aprile 2021
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PORTO TORRES. «In questi mesi abbiamo registrato notevole interesse di soggetti che, a vario titolo, hanno elaborato proposte progettuali sull’ostello di fronte alla spiaggia di Balai». L’assessore al Patrimonio Alessandro Carta rivela dunque il forte interesse dell’amministrazione comunale per la valorizzare di un’immobile che deve però ancora rientrare a pieno titolo in possesso del Comune di Porto Torres. Il consiglio comunale aveva infatti approvato all’unanimità nell’ottobre 2019 l’acquisizione dell’ostello della gioventù di via Balai, però da allora a oggi manca ancora la documentazione della Regione che dovrebbe attestare ufficialmente il passaggio effettivo dello stabile al patrimonio dell’ente locale. «Gli uffici comunali stanno eseguendo le verifiche di carattere edilizio per formalizzare l'acquisizione dell'immobile dalla Regione – precisa l’assessore Carta –, in modo da poter effettuare il rogito di fronte al segretario generale. Si tratta di un passaggio di natura tecnica necessario per verificare la totale corrispondenza tra le planimetrie depositate in catasto e quelle che saranno oggetto del rogito». Il caseggiato non è comunque più sottoposto alla destinazione d'uso originaria di “casa famiglia”, considerato che la precedente amministrazione aveva già richiesto e ottenuto dagli uffici regionali la modifica dello status giuridico del bene pubblico. Il tutto per ottimizzare immobili e locali di proprietà pubblica che, per varie ragioni, non vengono fruiti a pieno.

La mancata fruibilità dell’ostello era dovuta all’occupazione abusiva da parte una famiglia rom, risolta dopo lunghi anni e solo all’indomani del reperimento di un nuovo alloggio in un comune limitrofo per tutto il nucleo familiare nomade. Nello specifico, l’amministrazione comunale aveva utilizzato i denari provenienti dal finanziamento regionale per le unità abitative destinate ai rom. Ora l’ostello si presenta con il portone chiuso e le finestre murate, per evitare le incursioni vandaliche, in attesa che ritorni a funzionare nella maniera più idonea. «Superati tutti i passaggi tecnici relativi all’acquisizione del bene – conclude l’esponente della giunta Mulas –, sarà possibile ragionare sulla sua riqualificazione e destinazione d'uso che sarà orientata verso forme di ricettività turistica che attualmente mancano nel territorio comunale».

L’edificio ha al suo interno sette stanze da letto, servizi igienici e un ripostiglio. L’area esterna misura 430 metri quadri e si affaccia al golfo dell’Asinara: una parte potrebbe essere anche adibita a giardino con vista mare. La sua posizione è inoltre strategica per la vicinanza del parco e della spiaggia di Balai, del parco Chico Mendes e della pista ciclabile che unisce le due chiesette di Balai vicino e lontano. Ovvero lo scenario più affascinante della costa portotorrese e non solo.

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