La Nuova Sardegna

Sassari

Albergo diffuso, si parte d’estate

di Gavino Masia
Albergo diffuso, si parte d’estate

Parco dell’Asinara, l’annuncio del direttore della Conservatoria delle coste Giovanni Piero Sanna

21 aprile 2021
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PORTO TORRES. «Per la prossima estate apriremo un albergo diffuso nel Parco nazionale dell’Asinara – covid-19 permettendo – mettendo a disposizione dei visitatori alcune decine di posti letto: i primi immobili che saranno resi disponibili sono quelli della frazione di Cala d’Oliva, ovvero il fabbricato denominato Foresteria vecchia, la casa del cappellano, casa Tedde e i due appartamenti della “stecca” davanti al mare dell’ex borgo dei pescatori». Parole del direttore della Conservatoria delle coste, Giovanni Piero Sanna, che vuole proporre per l’estate 2021 questo tipo di sperimentazione per dare un segnale forte sulla ricettività futura nell’isola parco. «L’impresa Segasidda sta già effettuando gli interventi di micro manutenzione e ripristino negli edifici di Cala d’Oliva (300mila euro) – aggiunge il responsabile dell’Agenzia regionale – perché la volontà è quella di partire con il piede giusto anche se con pochi posti letto: anche la caserma Falcone-Borsellino, quando la Forestale andrà nella vecchia caserma della Guardia di finanza, potrà fungere da foresteria di albergo diffuso con tutto i suoi arredi».

Le iniziative della Conservatoria delle coste trovano coerenza nelle indicazioni del piano del Parco – lo strumento di pianificazione di riferimento in vigore dal 2010 – che è accompagnato dal regolamento e dai due piani particolareggiati di Cala d’Oliva e di La Reale. Questa pianificazione consente di salvaguardare insieme la diversità ambientale e l’ingente patrimonio edilizio di importanza storica ed architettonica. E una delle indicazioni del piano del Parco è quella di non incrementare le attuali volumetrie, perché l’obiettivo è quello di una conservazione e di un recupero del ricco patrimonio edilizio di valore storico architettonico ed ambientale. Ossia la riqualificazione e la riorganizzazione dei tessuti edilizi di più recente formazione, l’incremento della dotazione di servizi logistici ed infrastrutturali per favorire anche l’insediamento di attività legate alla ricettività e al turismo ambientale. In questo contesto riveste importanza anche l’area di La Reale, individuata come la porta principale del Parco per la sua posizione centrale e per l’approdo maggiormente riparato dai venti.

In questo borgo le strutture insediative sono principalmente destinate a servizi e presidi istituzionali e la Conservatoria ha deciso di mettere a disposizione anche una struttura per ospitare gli operatori che offrono servizi sull’isola. «Avranno la loro foresteria nel grande caseggiato di casa Massidda – assicura il direttore Sanna – e stiamo predisponendo l’affidamento della progettazione ad un architetto di Porto Torres. Gli operatori avranno finalmente a disposizione un immobile, in cui potranno soggiornare nel caso il protrarsi dei lavori sull’isola dell’Asinara. Nel frattempo siamo in attesa che l’amministrazione comunale di Porto Torres provveda all’istituzione della commissione speciale Asinara – continua -, con la quale è prevista una triangolazione con Comune ed Ente Parco e la predisposizione di un protocollo d’intesa per prepararci al nuovo piano del Parco e per stabilire tutta una serie di regole per i fabbricati dell’Asinara».

Tutte regole da mettere a punto tra gli enti, dunque, in attesa della prima convocazione della Comunità del Parco, da parte della Regione, per poi poter eleggere il nuovo Consiglio direttivo dell’Ente Parco. L’unica certezza per ora è che il borgo di Cala d’Oliva è quello maggiormente destinato ad una ospitalità diffusa in previsione della bella stagione.

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