La Nuova Sardegna

Sassari

Su viale Trento pesa un vincolo storico

di Paoletta Farina
Su viale Trento pesa un vincolo storico

Conferenza di servizi con la Soprintendenza sul progetto di consolidamento. L’assessore Meazza: «Finora tempi rispettati»

23 aprile 2021
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SASSARI. Per la riapertura di viale Trento al traffico delle auto il prossimo passo si chiama “conferenza di servizi”. E cioè il tavolo tecnico al quale dovranno partecipare tutti i soggetti coinvolti nel progetto di risanamento del vacillante terrapieno, ma con un partecipante che non era stato all’inizio preventivato: e cioè la Soprintendenza.

Parte della struttura è infatti soggetta a vincolo perché è stata costruita oltre un secolo fa. In particolare si tratta di manufatti, a destra e sinistra, verso viale Umberto che, quando i lavori di consolidamento del ponte inizieranno, dovranno essere “trattati” con particolare cura, considerato che si tratta di preziose testimonianze del passato. Quindi sarà la Soprintendenza a dare le indicazioni necessarie perché quel lascito di antiche tecniche costruttive non venga disperso.

Sarà una riunione affollata quella per la conferenza di servizi. Oltre al Comune e all’ufficio braccio locale del Ministero dei Beni Culturali parteciperanno le società che nel terrapieno hanno realizzato le reti dei sottoservizi: Enel, Abbanoa, Telecom e altri gestori di telefonia. Abbanoa ha già concluso a suo carico l’intervento di by pass su via Principessa Jolanda che ha consentito di risolvere il problema di infiltrazioni dalla condotta fognaria, all’origine del cedimento avvenuto nel settembre del 2020, e in seguito al quale, da allora, in viale Trento è vietata la circolazione. Alla società spetterà realizzare anche il nuovo collettore.

Ma la conferenza di servizi non potrà essere convocata prima che Rtp Solmona (a cui è stato assegnato l’incarico tramite gara) consegni al Comune gli elaborati del progetto definitivo che potranno così passare al vaglio di tutti i partecipanti.

Però i tempi non dovrebbero essere lunghi. «Siamo in attesa – afferma il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Gianfranco Meazza – della progettazione definitiva e potremo così discutere come realizzare l’intervento. Finora abbiamo rispettato tutte le tappe del cronoprogramma che ci eravamo dati e, salvo intoppi, dovremmo proseguire secondo le previsioni».

L’obiettivo è di arrivare entro l’anno ad appaltare i lavori. «Confidiamo di poterci riuscire e restituire il viale alla città – conclude Gianfranco Meazza –. È un intervento di grande importanza che risolverà un problema annoso». Per poterlo realizzare il Comune ha ottenuto un milione 10omila di euro dalla Regione e ci ha messo di suo altri centomila euro.

Da viale Trento quindi si comincerà a comporre il mosaico del più grande progetto di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico delle Valli cittadine e del rio Calamasciu per il quale l’amministrazione di Palazzo Ducale ha chiesto un finanziamento di cinque miloni di euro al ministero dell’Interno.

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