La Nuova Sardegna

Sassari

Uso beni pubblici, nuove regole

di Giovanni Bua
Uso beni pubblici, nuove regole

Approvato il regolamento che disciplina la concessione. Il Pd attacca: si certifica la discrezionalità

27 aprile 2021
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SASSARI. Per il sindaco Nanni Campus e l’assessora alla Valorizzazione del Patrimonio Maria Francesca Masala: «Un passo avanti per garantire la trasparenza e imparzialità dell’azione amministrativa». Per il centrosinistra: «Un passo di lato “gattopardesco”, che certifica la discrezionalità di chi amministra a danno dell’autonomia e l’indipendenza delle associazioni».

Oggetto del contendere il nuovo regolamento per la valorizzazione, locazione, il comodato e la concessione dei beni comunali gestiti dal settore patrimonio, approvato nell’ultima seduta del consiglio comunale. In particolare l’introduzione dei criteri di riduzione del canone di concessione e locazione per il Terzo Settore con un'attribuzione di punteggio che tiene conto di differenti elementi, tra cui «la presentazione di progetti coerenti con le linee programmatiche dell'Amministrazione contenute nel Dup».

Una scelta, il cui peso è stato ridimensionato dalla stessa giunta rispetto alla prima stesura del regolamento, che il sindaco Campus giudica: «Un giusto strumento a disposizione di tutte le future amministrazioni e delle loro linee di azione».

«Abbiamo sostenuto – sottolinea il capogruppo Pd Giuseppe Masala – che il legame, il connubio che si può creare tra programma dell’amministrazione e attività associazionistica fosse da stralciare, da emendare, perché con questa premialità tra l’altro la più robusta (16 punti), si minava l’autonomia e l’indipendenza delle associazioni e, per certi aspetti, si potevano generare delle disparità tra associazioni stesse. Ci sembra di poter con questo parametro, seppur ridotto da 16 a 6 punti, attribuire una eccessiva discrezionalità all’amministrazione comunale, limitando gli effettivi aiuti e agevolazioni che in teoria, ma anche in pratica, tutte le associazioni e gli enti del terzo settore dovrebbero ricevere in modo eguale dall’amministrazione che nei loro confronti deve porsi in modo il più laico possibile, il più neutrale possibile».

Linea rimandata al mittente dalla maggioranza, che ha approvato il regolamento con l’astensione del centrosinistra.

«Il documento è ora in linea con la normativa vigente e con le linee strategiche e programmatiche di questa Amministrazione» ha spiegato l’assessora Maria Francesca Masala che lo ha presentato all’Assemblea.

Tra le novità introdotte ci sono la specificazione dei criteri e modalità di compilazione della perizia estimativa in base alla quale si fissano i canoni di locazione, affitto, concessione e quella del procedimento amministrativo di assegnazione di concessioni e locazioni di beni immobili demaniali e patrimoniali, l’introduzione di tempi certi nella stipula dei contratti, successivamente all'aggiudicazione. È stato inoltre introdotto il diritto di prelazione a favore del precedente concessionario, locatario, affittuario e le condizioni a cui deve sottostare lo stesso affinché possa avvalersene. È stato disciplinato nel dettaglio il procedimento amministrativo per l’esecuzione dei lavori a scomputo dei canoni di locazione e concessione, cioè la possibilità di scontare il costo dei lavori necessari sull’immobile dal canone di affitto.

Tra le novità, anche l’introduzione dei criteri di riduzione del canone di concessione e locazione per il Terzo Settore, le proposte che prevedono la coesistenza di più soggetti nello stesso immobile; il riconoscimento della funzione svolta, nel tempo e nella città, come rilevante per fini pubblici; lo svolgimento di funzioni di utilità sociale e di coinvolgimento nelle diverse aree urbane; del reale accertamento dell'insussistenza di finalità lucrative; delle attività e servizi svolti a titolo gratuito presso i locali assegnati.



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