Riformatori Sardi
Addio polemico di Rossana Carbone
L’ex segretaria: «Ho appreso dai giornali della nomina di Tamponi»
29 aprile 2021
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PORTO TORRES. «Ho appreso solo a mezzo stampa che il mio coordinatore regionale dei Riformatori Sardi, Aldo Salaris, nominava l’avvocato Andrea Tamponi come nuovo coordinatore cittadino del partito senza procedere al commissariamento del vecchio direttivo – dice Rossana Carbone –: io ero stata nominata il 26 gennaio 2020 col difficile compito di creare un partito che localmente non era costituito, per portalo in piena autonomia alle elezioni amministrative, ma purtroppo il coordinatore regionale, troppo impegnato nella politica Cagliari–centrica, si è dimenticato di dare linee politiche programmatiche chiare, portando così il buon lavoro svolto alla sua distruzione».
Parole dure quelle pronunciare dalla geometra Rossana Carbone – ormai ex segretaria dei Riformatori Sardi – che aggiunge anche un affondo nei confronti dell’assessore regionale ai Lavori pubblici.
«Ho sollecitato più volte un incontro con il coordinatore regionale per avere indicazioni e linee guida politiche per le amministrative, ma alla fine è arrivata la ciliegina sulla torta della non presentazione del simbolo dei Riformatori alle ultime elezioni comunali».
«Oggi do ufficialmente le mie dimissioni – prosegue – e tornando indietro farei le stesse scelte: sono fiera del mio operato perché per me la politica è una passione che mette al centro le problematiche territoriali, cercando di trovare delle soluzioni ove è possibile». (g.m.)
Parole dure quelle pronunciare dalla geometra Rossana Carbone – ormai ex segretaria dei Riformatori Sardi – che aggiunge anche un affondo nei confronti dell’assessore regionale ai Lavori pubblici.
«Ho sollecitato più volte un incontro con il coordinatore regionale per avere indicazioni e linee guida politiche per le amministrative, ma alla fine è arrivata la ciliegina sulla torta della non presentazione del simbolo dei Riformatori alle ultime elezioni comunali».
«Oggi do ufficialmente le mie dimissioni – prosegue – e tornando indietro farei le stesse scelte: sono fiera del mio operato perché per me la politica è una passione che mette al centro le problematiche territoriali, cercando di trovare delle soluzioni ove è possibile». (g.m.)
