Video
Le indagini dell’Ats e della Procura non sono concluse
La coppia di trentenni sassaresi il giorno dopo la tragedia si era recata dai carabinieri e aveva presentato una denuncia contro ignoti. Su incarico della Procura i Nas avevano sequestrato le...
29 aprile 2021
1 MINUTI DI LETTURA
La coppia di trentenni sassaresi il giorno dopo la tragedia si era recata dai carabinieri e aveva presentato una denuncia contro ignoti. Su incarico della Procura
i Nas avevano sequestrato
le cartelle cliniche che erano finite sulla scrivania del sostituto procuratore Paolo Piras. L’esame autoptico era stato eseguito dal medico legale Francesco Lubinu, assistito
da Paolo Virdis, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico.
Dopo quasi due anni i genitori del piccolo Francesco non hanno però ricevuto ancora una risposta sulle cause di quella morte improvvisa che ha segnato per sempre le loro vite. I due genitori avevano anche nominato come perito
di parte il medico legale fiorentino Niccolò Maria Sposimo. La sua relazione
si è però limitata a un’analisi della cartella clinica della madre e del bambino, gli unici atti consegnati alla famiglia dopo le dimissioni. Solo a gennaio di quest’anno i due genitori sono stati convocati dall'Ats per alcuni prelievi ematici, finalizzati agli accertamenti di tipo genetico.
I campioni prelevati sono stati inviati ad un laboratorio di Roma, ma ancora non si conoscono gli esiti. Solo quando si conosceranno i risultati della analisi anche l’inchiesta della Procura, per ora a un punto fermo, potrà arrivare
a una svolta. (l.f.)
i Nas avevano sequestrato
le cartelle cliniche che erano finite sulla scrivania del sostituto procuratore Paolo Piras. L’esame autoptico era stato eseguito dal medico legale Francesco Lubinu, assistito
da Paolo Virdis, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico.
Dopo quasi due anni i genitori del piccolo Francesco non hanno però ricevuto ancora una risposta sulle cause di quella morte improvvisa che ha segnato per sempre le loro vite. I due genitori avevano anche nominato come perito
di parte il medico legale fiorentino Niccolò Maria Sposimo. La sua relazione
si è però limitata a un’analisi della cartella clinica della madre e del bambino, gli unici atti consegnati alla famiglia dopo le dimissioni. Solo a gennaio di quest’anno i due genitori sono stati convocati dall'Ats per alcuni prelievi ematici, finalizzati agli accertamenti di tipo genetico.
I campioni prelevati sono stati inviati ad un laboratorio di Roma, ma ancora non si conoscono gli esiti. Solo quando si conosceranno i risultati della analisi anche l’inchiesta della Procura, per ora a un punto fermo, potrà arrivare
a una svolta. (l.f.)