La Nuova Sardegna

Sassari

Strage di cani a Ozieri: 10 avvelenati e 2 morti fra atroci sofferenze

Barbara Mastino
Strage di cani a Ozieri: 10 avvelenati e 2 morti fra atroci sofferenze

A San Nicola 2 sterminatori in azione: ancora una volta usato il lumachicida. I bocconi sono stati collocati in una vasta zona che dovrebbe essere bonificata 

29 aprile 2021
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OZIERI. Tornano a colpire a Ozieri, stavolta a San Nicola 2, gli avvelenatori di cani con il lumachicida. Il caso è esploso martedì, quando alcuni animali hanno avuto forti malori che hanno richiesto l’intervento del veterinario. Due, Paco e Fox, non sono sopravvissuti, e sono morti tra atroci sofferenze. Gli altri - la conta al momento è ferma a otto - stanno molto male e le loro condizioni sono preoccupanti.

Non si tratta di randagi, ma di cani di proprietà, che vivono stabilmente nel quartiere con i loro proprietari, ma che, come è normale che sia in un quartiere tranquillo come San Nicola, a volte vengono lasciati a passeggiare liberamente per le strade. «Liberamente senza dare fastidio a nessuno – racconta uno dei padroni – e senza sporcare o arrecare danni. Sono cani educati, abituati a stare in famiglie, e il massimo che possono fare è abbaiare un po’ ». In questo periodo primaverile, poi, le cagnette vanno in calore, ed è normale che sia loro sia i maschietti siano un po’ “stravaganti”.

Ma questo non giustifica un vero e proprio assassinio di massa come quello che si sta rischiando di perpetrare in questi giorni a San Nicola 2. Paco, meticcio di piccola taglia, è morto nel giro di una manciata di ore prima che il veterinario riuscisse a giungere nella sua casa per provare a prestargli le cure necessarie. Fox, che invece è stato sottoposto a soccorsi (purghe e sedativi), non è riuscito a superare la giornata ed è spirato martedì sera, anche lui tra le braccia dei padroni in lacrime. Rabbia, tanta rabbia contro la crudeltà di persone «non degne di questo appellativo». Entrambi i cani sono morti soffrendo perché il lumachicida corrode letteralmente le viscere degli animali, che sono soggetti ad emorragie interne, convulsioni e dolori inenarrabili.

Una morte terribile, toccata a docili e teneri cagnolini. Stessa sorte che toccò nel dicembre 2017 ai gatti – non solo randagi – nel rione di Sa Pastia, e nell’ottobre 2016 ad alcuni cani nel quartiere di San Gavino.

A San Nicola stanno già scattando le denunce, perché il maltrattamento e l’uccisione degli animali di affezione sono puniti dall’articolo 544ter del Codice Penale che stabilisce pene esemplari – la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa dai 5mila ai 30mila euro» – e perché è importante che chi ha subito la perdita o danni al proprio animale non lasci che tale reato resti impunito.

Altra operazione da fare è la bonifica dei luoghi, perché i bocconi avvelenati dal lumachicida sono stati rinvenuti – e assunti – in un’area molto vasta, e non è escluso che anche nei prossimi giorni possano verificarsi ulteriori casi di cani o gatti avvelenati. I proprietari di animali sono quindi invitati a stare attenti, a segnalare, e, se proprio dovesse essere caso, a denunciare avvelenamenti e decessi.

Un appello fatto anche dalla Onlus Orme, che a Ozieri si occupa del recupero e dell’adozione di randagi, ma che è anche a disposizione di chiunque avesse bisogno di informazioni e di consigli.

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