La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Una tradizione secolare che ritorna a distanza di un anno quella dell’appuntamento religioso più sentito dalla comunità turritana e da tutta la Diocesi. La pandemia non ha fermato questa volta la Festha Manna e lunedì pomeriggio la città potrà ancora rivivere il culto della processione dei Protomartiri Gavino, Proto e Gianuario. Si comincia alle 17 con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Gian Franco Saba in Basilica - con la concelebrazione dei sacerdoti della zona pastorale del Golfo - e alla fine della messa usciranno le statue lignee dei Santi Martiri. Ciascuno dei simulacri sarà adagiato su un mezzo pick up, preceduti dal sindaco Massimo Mulas e dall’arcivescovo, e al loro seguito ci saranno le auto delle forze dell'ordine e quelle delle bandiere e dei portatori. Una formula studiata per il rispetto delle norme anticovid e del distanziamento sociale. La novità assoluta della processione di quest’anno è rappresentata dal passaggio nelle tre parrocchie cittadine (Spirito Santo, Beata Vergine Consolata e Cristo Risorto) per un breve momento di preghiera. Il tragitto si concluderà poi a Balai vicino con la deposizione dei simulacri nell’ipogeo adiacente all’altare della chiesetta: dal 5 al 21 sono previste celebrazioni giornaliere, nel rispetto del distanziamento e del protocollo Cei, e ad ogni celebrazione potranno partecipare fino ad un massimo di 20 fedeli. Che verranno registrati preventivamente secondo criteri di rappresentatività delle varie categorie ecclesiali e delle attività pastorali. Martedì è la giornata della ricorrenza della Dedicazione della Basilica e alle 17,30 è previsto un momento di preghiera e approfondimento coordinato dalla Fondazione “Accademia. Casa di popoli, culture e religioni”. Un evento nato dalla collaborazione tra università di Sassari e Centro studi Basilica di San Gavino, che sarà disponibile online (su piattaforma zoom e in streaming sul canale YouTube diocesano). Alle 19 il Pontificale presieduto dall’arcivescovo nella solennità della Dedicazione della Basilica dei Santi Martiri Turritani concelebrato dai membri del Capitolo Turritano (in diretta sul canale YouTube diocesano). Sabato 22 maggio la veglia di Pentecoste alle 17.30 con la celebrazione eucaristica in Basilica, presieduta da don Michele Murgia, e alle 19 la veglia presieduta dall’Arcivescovo nella cattedrale di San Nicola a Sassari. Il giorno dopo i simulacri dei Santi ritorneranno in Basilica su mezzi motorizzati, e alle 20 è prevista una Via Lucis diocesana coordinata dalla Pastorale giovanile con il coinvolgimento della parrocchia dello Spirito Santo. «L’instabilità generata dalla pandemia in corso – ha detto l’arcivescovo – hanno posto le ultime condizioni affinché la fedeltà al nostro passato e la creatività capace di accogliere l’oggi senza respingerlo potessero comunque garantire alla comunità di Porto Torres e dell’intera Diocesi di onorare i primi Santi della nostra Terra».