udienza di convalida per il 32enne
Stamattina davanti al giudice il presunto stupratore seriale
SASSARI. Comparirà stamattina davanti al giudice delle indagini preliminari Carmela Rita Serra il 32enne nigeriano arrestato sabato scorso dagli agenti della squadra volante della questura, dopo due...
04 maggio 2021
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SASSARI. Comparirà stamattina davanti al giudice delle indagini preliminari Carmela Rita Serra il 32enne nigeriano arrestato sabato scorso dagli agenti della squadra volante della questura, dopo due tentativi di stupro ai danni di due donne che stavano correndo sulla pista ciclabile della Buddi Buddi.
Koabr Buhro, risultato clandestino e con una condanna da scontare per altre violenze commesse nel Nord Italia, deve difendersi dalle accuse di violenza sessuale pluriaggravata e continuata e lesioni personali.
Secondo gli investigatori della squadra mobile l’uomo, difeso dall’avvocato Natalino Zarelli, sarebbe il responsabile anche di un terzo tentativo di stupro, consumato giovedì scorso in via del Carmine ai danni di una barista 35enne che si stava recando al lavoro poco prima delle sette del mattino. Ma non si esclude che Koabr Buhro possa essere anche l’autore di altri episodi di violenza commessi con modalità simili nell’isola e nella penisola.
Quando è stato fermato l’uomo era senza documenti e si è arrivati alla sua identificazione in questura al momento dei rilievi fotosegnaletici.
Gli agenti hanno scoperto che lo straniero era irregolare, aveva decine di alias e lo scorso marzo era stato raggiunto da un decreto di espulsione e intimazione a lasciare il territorio dello Stato emessi da prefetto e questore di Nuoro.
Fortunatamente il 32enne è stato fermato e accompagnato in carcere prima che potesse colpire una quarta volta. Sono stati gli agenti della squadra volante pochi minuti dopo le otto del mattino del primo maggio a stringergli le manette intorno ai polsi, dopo l’allarme lanciato da una ragazza sassarese aggredita in un tratto isolato della pista ciclabile. Pochi minuti prima l’uomo aveva tentato un’altra violenza ai danni di un’altra ragazza che faceva jogging. A entrambe aveva mostrato l’organo genitale prima di tentare di violentarle. (l.f.)
Koabr Buhro, risultato clandestino e con una condanna da scontare per altre violenze commesse nel Nord Italia, deve difendersi dalle accuse di violenza sessuale pluriaggravata e continuata e lesioni personali.
Secondo gli investigatori della squadra mobile l’uomo, difeso dall’avvocato Natalino Zarelli, sarebbe il responsabile anche di un terzo tentativo di stupro, consumato giovedì scorso in via del Carmine ai danni di una barista 35enne che si stava recando al lavoro poco prima delle sette del mattino. Ma non si esclude che Koabr Buhro possa essere anche l’autore di altri episodi di violenza commessi con modalità simili nell’isola e nella penisola.
Quando è stato fermato l’uomo era senza documenti e si è arrivati alla sua identificazione in questura al momento dei rilievi fotosegnaletici.
Gli agenti hanno scoperto che lo straniero era irregolare, aveva decine di alias e lo scorso marzo era stato raggiunto da un decreto di espulsione e intimazione a lasciare il territorio dello Stato emessi da prefetto e questore di Nuoro.
Fortunatamente il 32enne è stato fermato e accompagnato in carcere prima che potesse colpire una quarta volta. Sono stati gli agenti della squadra volante pochi minuti dopo le otto del mattino del primo maggio a stringergli le manette intorno ai polsi, dopo l’allarme lanciato da una ragazza sassarese aggredita in un tratto isolato della pista ciclabile. Pochi minuti prima l’uomo aveva tentato un’altra violenza ai danni di un’altra ragazza che faceva jogging. A entrambe aveva mostrato l’organo genitale prima di tentare di violentarle. (l.f.)
