La Nuova Sardegna

Sassari

Botte e umiliazioni, marito patteggia

di Nadia Cossu
Botte e umiliazioni, marito patteggia

Un anno e 4 mesi a un 40enne di Porto Torres, un giorno staccò la corrente perché la moglie anziché stirare guardava la tv

06 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ha patteggiato un anno e quattro mesi per quelle violenze fisiche e psichiche nei confronti della moglie. La Procura aveva contestato accuse molto pesanti a un 40enne, esponente politico di Porto Torres, che attraverso il proprio avvocato Ivan Cermelli ha scelto di concordare la pena con il pubblico ministero senza quindi passare per il processo.

A denunciarlo, dopo un periodo di esasperazione dovuto ai continui maltrattamenti subiti, era stata la moglie che aveva deciso di mettere fine a quell’incubo dopo un episodio in particolare. E cioè un giorno in cui lui aveva preteso che gli stirasse immediatamente una camicia nonostante lei, che in quel momento guardava la tv, gli avesse detto che lo avrebbe fatto appena fosse finita la trasmissione che stava seguendo. Un rifiuto che, evidentemente, non poteva permettersi con suo marito che, per tutta risposta, aveva staccato la luce. Lei aveva ricollegato il contatore e lui per la seconda volta lo aveva messo fuori uso arrivando a spegnere direttamente quello esterno, chiudendo a chiave lo sportellino e uscendo di casa. La donna e la sua bambina erano rimaste senza luce per tutto il giorno.

Era il culmine, la sensazione di aver toccato il fondo, l’ennesima umiliazione che in quel momento aveva fatto più male delle violenze subite per mesi. La 39enne, assistita dall’avvocato Simone Pisano, era andata dai carabinieri e aveva presentato una denuncia.

Nella conclusione delle indagini il pm Angelo Beccu aveva elencato i maltrattamenti che si sarebbero verificati tra settembre del 2019 e luglio del 2020 (con picchi nel periodo del primo lockdown). Atteggiamenti vessatori che spesso erano causati dalla gelosia che il quarantenne, come aveva sottolineato la Procura, «manifestava morbosamente accusando la moglie di intrattenere svariate relazioni extraconiugali e riprendendola per il proprio abbigliamento e le frequentazioni». Aggressioni verbali con offese e minacce del tipo: «O stai con me o con nessuno, sei una tr...» e altre analoghe espressioni. Tra le varie condotte che il sostituto procuratore Beccu aveva evidenziato figurava anche quell’episodio che per la donna aveva rappresentato la svolta: «Staccava per dispetto la corrente elettrica». Ma all’uomo era stato contestato anche altro: «Pretendeva insistentemente la consumazione di rapporti sessuali e il compimento delle faccende domestiche. La percuoteva con calci e spintoni tanto da cagionarle ematomi, scagliava rabbiosamente oggetti e suppellettili, imponendo così in definitiva alla persona offesa un clima di costante subalternità e sopraffazione». Il giudice aveva anche imposto al 40enne il divieto di avvicinamento alla moglie e alla casa coniugale.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative