La Nuova Sardegna

Sassari

Siligo il Comune vince la “guerra della piscina”

di Mario Bonu
Siligo il Comune vince la “guerra della piscina”

Sentenza del Consiglio di Stato: il sindaco poteva presiedere la commissione Regolare il concorso bandito nel 2019 per l’assunzione di un collaboratore

06 maggio 2021
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SILIGO. Il sindaco di un piccolo Comune può ricoprire il ruolo di presidente di commissione di concorso. Lo ha sancito il Consiglio di Stato, con la sentenza pubblicata il 29 aprile, che annulla il pronunciamento del Tar Sardegna in cui si stabiliva il contrario. E’ stato perciò giudicato legittimo l’operato del Comune di Siligo, il cui allora sindaco Mario Sassu, nel suo ruolo di responsabile del servizio tecnico-manutentivo, nel 2019 aveva presieduto la commissione di concorso per l’assunzione di un “collaboratore tecnico da assegnare al settore tecnico–servizi manutentivi e gestione piscina”.

La sentenza dà ragione al Comune su tutta la linea, giudicando infondate anche altre due contestazioni minori, ma allo stesso tempo, «in ragione della peculiarità e della parziale novità delle questioni esaminate» stabilisce che «le spese giudiziali debbono essere integralmente compensate (divise, ndc) tra le parti, per entrambi i gradi del giudizio». L’oggetto del contendere riguardava la possibilità - in un quadro normativo generale che prevede la separazione fra politica e amministrazione – che un sindaco di un Comune con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, potesse presiedere una commissione di concorso. Ciò in virtù dell’art. 53, comma 23, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che aveva introdotto la possibilità di attribuire «ai componenti dell'organo esecutivo la responsabilità degli uffici e dei servizi ed il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale». «Pertanto – ha argomentato il CdS - la possibilità di conferire l’incarico dirigenziale (o di responsabile del servizio) anche ai componenti dell'organo esecutivo implica necessariamente l’attribuzione delle funzioni e dei compiti che a quell’incarico sono, per legge, ricollegati». Ivi compresa la presidenza di una commissione di concorso.

La vicenda era nata nell’ambito del concorso bandito dal Comune di Siligo nel 2019, quando all’esito dello stesso, due dei concorrenti avevano presentato ricorso al Tar sostenendo che l’allora sindaco Mario Sassu non potesse presiedere la commissione di concorso. Ora il pronunciamento finale del CdS, che sancisce, dice l’ex sindaco «la serietà, l'integrità e il buon operato della nostra amministrazione e degli uffici». Soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato viene espressa anche dal nuovo sindaco Giovanni Porcheddu «sia perché il Comune è risultato vincitore, sia perché ciò ci consente di tenere in servizio un collaboratore più che valido».

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