LA DIFESA
Non si dimetterà: lo giudicheranno gli elettori non i politici
PORTO TORRES. Non ha nessuna intenzione di dimettersi, e la proposta di fare un passo indietro - come chiesto dal sindaco e dalle donne del consiglio comunale e della giunta - non sembra interessato...
07 maggio 2021
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PORTO TORRES. Non ha nessuna intenzione di dimettersi, e la proposta di fare un passo indietro - come chiesto dal sindaco e dalle donne del consiglio comunale e della giunta - non sembra interessato ad accoglierla. Per Ico Bruzzi (per ora) parlano i suoi avvocati, quelli che lo hanno difeso nella causa per maltrattamenti in famiglia conclusa con la pena patteggiata a 1 anno e 4 mesi.
Gli avvocati Luigi Esposito e Ivan Cermelli dicono che «la vicenda riguarda la vita privata e non quella pubblica del signor Bruzzi. Dagli atti emerge che non c’è stata alcuna violenza fisica, lo dicono gli atti. E se i consiglieri vogliono possiamo anche portarli in aula».
Quindi nessun passo indietro? «Saranno gli elettori a giudicare il consigliere Bruzzi tra 5 anni, o quando concluderà il suo mandato. Valuteranno se merita di essere riconfermato o meno. Non è un compito che spetta ad altri».
Ma allora perchè patteggiare e non andare a dibattimento in aula? «Essendo un reato ostativo, che può essere unito con pena superiore a 2 anni - abbiamo preferito non esporre il nostro cliente al rischio di finire in carcere. E abbiamo scelto il patteggiamento che è previsto dalla legge». (g.baz.)
Gli avvocati Luigi Esposito e Ivan Cermelli dicono che «la vicenda riguarda la vita privata e non quella pubblica del signor Bruzzi. Dagli atti emerge che non c’è stata alcuna violenza fisica, lo dicono gli atti. E se i consiglieri vogliono possiamo anche portarli in aula».
Quindi nessun passo indietro? «Saranno gli elettori a giudicare il consigliere Bruzzi tra 5 anni, o quando concluderà il suo mandato. Valuteranno se merita di essere riconfermato o meno. Non è un compito che spetta ad altri».
Ma allora perchè patteggiare e non andare a dibattimento in aula? «Essendo un reato ostativo, che può essere unito con pena superiore a 2 anni - abbiamo preferito non esporre il nostro cliente al rischio di finire in carcere. E abbiamo scelto il patteggiamento che è previsto dalla legge». (g.baz.)