La Nuova Sardegna

Sassari

Nuove province: il dilemma resta

di Barbara Mastino
Nuove province: il dilemma resta

L’amministrazione comunale di Ozieri prima di prendere la decisione vuole confrontarsi con i cittadini

07 maggio 2021
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OZIERI. C’è ancora tempo per Ozieri per ragionare sulla sua collocazione all’interno degli assetti regionali, ma l’amministrazione comunale vuole chiarimenti e intende confrontarsi con cittadini e portatori di interesse per prendere la giusta decisione. È quanto emerso nel consiglio comunale di mercoledì sera, nel quale l’assemblea ha deciso di demandare all’apposita commissione - quella Affari Generali e Bilancio - l’avvio del dibattito sulla riforma degli enti locali e aspetta almeno l’inizio dell’auspicata zona gialla per convocare un consiglio comunale aperto con cittadinanza e altri attori in campo.

La commissione dovrà concentrarsi su due punti: individuare le forme per il coinvolgimento della popolazione nel dibattito e chiedere ufficialmente chiarimenti al consiglio regionale sui contenuti della riforma. La legge promulgata lo scorso 12 aprile deve ancora avere attuazione, e da lì scatteranno i termini per i comuni di confine (come Ozieri) per decidere il da farsi o con un voto unanime del consiglio comunale o con un referendum popolare. Ci sono ancora margini temporali per un dibattito, e sul fatto di aprirlo il prima possibile si sono detti concordi il sindaco Marco Murgia, i consiglieri delle opposizioni Antonio Delogu per Prospettive e Adriana Sotgia per Progetto Ozieri e quelli di maggioranza Alessandro Dongu e Giangavino Serra, con quest’ultimo che ha sottolineato «come sia il tempo di dare risposte ai cittadini e di essere e non apparire, non limitarci a specchiarci nel nostro ruolo ma esercitarlo con coerenza». Ed era proprio sull’esercizio di questo ruolo che, come si ricorderà, si era incentrata la precedente seduta, nella quale la mancanza del numero legale a una votazione aveva fatto saltare un emendamento al Pav poi trasformato in modifica mercoledì.

Modifica che è stata approvata all’unanimità, ma sulla quale il dibattito si è comunque svolto. La consigliera di Progetto Ozieri Bianca Maria Balata ha voluto rispedire al mittente le critiche ricevute per essere uscita dall’aula al momento di quel voto «con l’accusa che il nostro gruppo non abbia a cuore le occasioni di lavoro per i nostri concittadini». Il diniego era sul metodo e su alcune questioni tecniche del punto, le stesse per esempio sollevate dal presidente del consiglio Gian Luigi Sotgia, anche lui uscito dall’aula nella precedente seduta, che mercoledì ha voluto ribadire l’assenza di qualsiasi vena polemica nei confronti della sua maggioranza come insinuato da più parti. Il punto era stato presentato forse in maniera troppo frettolosa, e lo stesso relatore Alessandro Dongu non ne aveva fatto mistero pur ribadendone l’assoluta regolarità; pertanto nell’ultima seduta la modifica, meglio redatta e spiegata, è stata votata unanimemente dal consiglio. L’obiettivo del reinserimento nel Pav del magazzino ex Cittadella della Carità di via Brigata Sassari è infatti motivato dalla necessità di metterlo a disposizione di un altro progetto sociale, stavolta di inserimento lavorativo.

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