La Nuova Sardegna

Sassari

Incubo acquedotti i piani della Regione per Coghinas 1 e 2

di Giovanni Bua
Incubo acquedotti i piani della Regione per Coghinas 1 e 2

L’assessore Salaris incontra Abbanoa, Enas, Adis ed Egas «Servono soluzioni celeri per garantire la sicurezza idrica» 

08 maggio 2021
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SASSARI. Interi territori a secco per giorni. In attesa di sempre più complessi e improbabili interventi di riparazione sui due vetusti acquedotti Coghinas 1 e Coghinas 2, unica fonte di acqua grezza i potabilizzatori Abbanoa di Truncu Reale (al servizio di Sassari, Porto Torres e Stintino), Monte Agnese (Alghero) e Castelsardo, vere bombe innescate che ormai scoppiano a intervelli regolari con piccole e grandi rotture, che lasciano senza acqua decine di migliaia di persone. Un’emergenza da risolvere con un intervento definitivo, al centro di un incontro, avvenuto in videoconferenza, tra l’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris e i rappresentanti di Abbanoa, Gestore del servizio idrico integrato, Enas, Ente acque della Sardegna, Adis, agenzia regionale del distretto idrografico, Egas, Ente di governo d’ambito della Sardegna nei giorni scorsi.

All’ordine del giorno le condizioni dei due acquedotti, e la necessità di «Garantire la sicurezza idrica e un approvvigionamento adeguato alle comunità servite, combattendo lo spreco d'acqua causato da perdite nelle infrastrutture obsolete, è un obiettivo che necessita di una pianificazione precisa nella gestione della risorsa acqua». Parole dell’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris, che ha chiesto a tutti i soggetti coinvolti di individuare un punto di arrivo, una soluzione a breve, a medio termine e a lungo termine per risolvere una emergenza divenuta oramai insostenibile. «Sassari non può più rimanere senz’acqua come avvenuto il mese scorso – ha continuato Salaris -. L’assessorato dei Lavori Pubblici ha finanziato alcune progettazioni ma serve accelerare. Auspico nel contributo immediato di tutti i soggetti coinvolti e presenti a questo tavolo».

Guardando al breve termine, nel corso dell’incontro è stata fatta una nuova valutazione sui progetti in essere e le relative tempistiche ed è stata evidenziata la necessità di redigere un Protocollo ad hoc per l’utilizzo, in caso di emergenza, delle condotte del Consorzio di bonifica della Nurra. Il tema sarà oggetto di un incontro operativo programmato già per la prossima settimana. È stato invece appena realizzato da Enas un bypass che consente, sempre in emergenza, di approvvigionare Truncu Reale con una portata di circa 160 litri al secondo dalla diga del Cuga, ed è stato appena approvato il progetto definitivo Monte Oro-via Milano che rappresenta un intervento strategico nella razionalizzazione delle portate idriche potabilizzate. Il collegamento tra i due serbatoi consente infatti di raggiungere maggiore flessibilità nell’approvvigionamento idropotabile della città anche in caso di guasti.

A medio termine si guarda al ripristino dell’acquedotto Coghinas 1 e dell’acquedotto Coghinas 2: il progetto è stato inserito tra quelli compresi nel Recovery plan. L’intervento - la cui progettazione è stata già finanziata dalla Regione con 3,5 milioni di euro - consentirà una ristrutturazione totale delle due condotte. Sul lungo termine c’è invece il tema delle grandi interconnessioni tra bacini idrografici, ovvero il collegamento diretto di Truncu Reale con la diga del Cuga su cui sono state finanziate le progettazioni attualmente in fase di sviluppo da parte di Enas e il collegamento tra i bacini Coghinas-Monte Lerno-Bidighinzu per cui sono già state stanziate le risorse per la progettazione in capo all’assessorato dei Lavori Pubblici.

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