La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, getta la rete al largo e pesca il motore di un aereo della seconda guerra mondiale

di Gavino Masia
Porto Torres, getta la rete al largo e pesca il motore di un aereo della seconda guerra mondiale

L’insolita preda della motobarca “Clotilde”

10 maggio 2021
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PORTO TORRES. Il mare del golfo dell’Asinara continua a “regalare” reperti storici che risalgono alla Grande guerra che si è combattuta anche nel nord-ovest della Sardegna. Il peschereccio “Clotilde” della marineria di Porto Torres ha trovato avvolto nella propria rete da pesca – dopo averla tirata su a circa 250 metri dal fondo del mare – quello che con molta probabilità è un motore di aereo militare che invece risalirebbe al periodo della Seconda guerra mondiale.

Una scoperta importante e inconsueta quella che è apparsa davanti agli occhi del comandante della motobarca della ditta Rum, Alessio Occulto, che in quel punto preciso di mare, al largo di Castelsardo, aveva calato le reti giù nel fondale per catturare gamberi. La notizia del rinvenimento del relitto è apparsa immediatamente sui social, con i complimenti di amici e conoscenti al giovane comandante per aver tirato su dal mare un reperto storico da esibire in un museo.

Nel frattempo, però, l’azienda proprietaria del peschereccio ha provveduto a segnalare il ritrovamento del motore alla Capitaneria di porto. Una segnalazione successiva è stata invece inviata anche all’attenzione dell’amministrazione comunale, per conoscenza. Lo stesso Comune di Porto Torres ha indirizzato una comunicazione ufficiale sul ritrovamento del relitto storico, in forma digitale, alla Soprintendenza archeologica. Spetterà infatti all’ente preposto alla tutela del patrimonio storico, decidere come salvaguardare il reperto rinvenuto nelle acque profonde del golfo dell’Asinara. Che, secondo prassi, dovrà essere valutato da un esperto per la datarlo. Un compito che sarà svolto nelle prossime settimane e che potrebbe portare l’importante reperto, una volta catalogato, nella teca di un museo storico.

Appena il motore è stata adagiato sabato mattina sulla banchina degli Alti fondali, si sono avvicinati molti curiosi ad ammirare quello che a tutti gli effetti appare il reperto di un velivolo impegnato in qualche combattimento sulle acque del Golfo. A prima vista sembra ancora ben conservato, anche perché raschiando un po’ sull’intera superficie sono venuti via i sedimenti marini dovuti al suo stazionamento nei fondali.

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