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Muresu: «Discoteche in ginocchio, i Comuni tolgano la Tari»

Muresu: «Discoteche in ginocchio, i Comuni tolgano la Tari»

SASSARI. La pandemia, oltre a generare drammatiche conseguenze sanitarie ha anche scatenato una crisi economica senza precedenti. Tanti sono i settori economici coinvolti che, ancora oggi, hanno...

12 maggio 2021
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SASSARI. La pandemia, oltre a generare drammatiche conseguenze sanitarie ha anche scatenato una crisi economica senza precedenti. Tanti sono i settori economici coinvolti che, ancora oggi, hanno avuto esigui ristori economici, nonostante i gravi danni subiti. «Tra questi, senza margine di dubbio rientra il settore delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo». Parole di Piero Muresu, presidente provinciale del sindacato delle discoteche del Nord Sardegna in Confcommercio.

«Il nostro settore – spiega – è caratterizzato da imprese che forniscono un servizio ricreativo non solo alla popolazione residente, ma anche ai milioni di turisti che – in condizioni normali - visitano la nostra Isola. Lo svago e il sano intrattenimento rappresentano un asset fondamentale dell’offerta turistica sarda».

«Da quando è partita la pandemia – spiega Muresu – le discoteche stagionali-estive in Sardegna hanno potuto aprire solamente dal 15 luglio al 16 agosto 2020 totalizzando nella migliore delle ipotesi quattro serate di lavoro, mentre le discoteche stagionali-invernali sono completamente chiuse con fatturato azzerato da febbraio 2020. Occorre quindi che anche le Amministrazioni locali tengano in considerazione questi fatti ed intervengano a sostegno delle nostre aziende. La pandemia oltre ad avere azzerato i fatturati 2020 delle discoteche, ha anche sostanzialmente azzerato la produzione di rifiuti da parte delle stesse. A maggior ragione per quanto riguarda l’anno in corso, nel quale i decreti in vigore impongono la totale chiusura dei nostri locali fino al 31 luglio 2021 ed è assai probabile che il divieto prosegua per tutto l’anno. Per tale motivo abbiamo chiesto ai Comuni di intervenire sulla Tari, con l’esenzione dal pagamento del 2021 e la rimodulazione di quella relativa al 2020».



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