Infermieri di famiglia vicini ai malati
Ieri la giornata internazionale. L’Opi: «Un’assistenza più orientata al domicilio»
13 maggio 2021
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SASSARI. “Siamo infermieri, siamo fieri della nostra professione. Riconosciamo l’autenticità della figura infermieristica”.
Questo il messaggio dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari per celebrare la Giornata internazionale dell’infermiere. «Non è più tempo di eroi e di retorica, ma è tempo di azioni che valorizzino appieno la professione dell’infermiere – spiega Gianluca Chelo, Presidente OPI Sassari. Nella giornata che celebra la nostra professione ci troviamo a riflettere sul futuro del Servizio Sanitario . L’emergenza ha evidenziato tutto il limite di politiche poco lungimiranti, portando ad organici risicati, sia nel settore pubblico quanto in quello privato. È tempo di dare gambe a nuovi modelli come quello dell’infermieristica di famiglia e comunità, perché il buon funzionamento degli ospedali passa anche da questo». C’è la necessità di un’assistenza altamente professionalizzante anche al domicilio. « L’attuale Governo ha mostrato molta attenzione a questo tema: con i fondi del Recovery Plan si punta al potenziamento delle case di comunità, dell’assistenza al domicilio, della presa in carico dei pazienti da parte degli infermieri di famiglia e comunità, e a un sensibile potenziamento degli ospedali di comunità a gestione infermieristica. La nostra – aggiunge Chelo – è una sfida che guarda al futuro, che poggia solidamente le sue basi su una lunga tradizione assistenziale, pur arricchendosi del supporto delle nuove tecnologie che garantiscono la possibilità di essere, vicini, vicinissimi ad ogni cittadino, anche quando la regola è “stare distanti».
Questo il messaggio dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari per celebrare la Giornata internazionale dell’infermiere. «Non è più tempo di eroi e di retorica, ma è tempo di azioni che valorizzino appieno la professione dell’infermiere – spiega Gianluca Chelo, Presidente OPI Sassari. Nella giornata che celebra la nostra professione ci troviamo a riflettere sul futuro del Servizio Sanitario . L’emergenza ha evidenziato tutto il limite di politiche poco lungimiranti, portando ad organici risicati, sia nel settore pubblico quanto in quello privato. È tempo di dare gambe a nuovi modelli come quello dell’infermieristica di famiglia e comunità, perché il buon funzionamento degli ospedali passa anche da questo». C’è la necessità di un’assistenza altamente professionalizzante anche al domicilio. « L’attuale Governo ha mostrato molta attenzione a questo tema: con i fondi del Recovery Plan si punta al potenziamento delle case di comunità, dell’assistenza al domicilio, della presa in carico dei pazienti da parte degli infermieri di famiglia e comunità, e a un sensibile potenziamento degli ospedali di comunità a gestione infermieristica. La nostra – aggiunge Chelo – è una sfida che guarda al futuro, che poggia solidamente le sue basi su una lunga tradizione assistenziale, pur arricchendosi del supporto delle nuove tecnologie che garantiscono la possibilità di essere, vicini, vicinissimi ad ogni cittadino, anche quando la regola è “stare distanti».