La Nuova Sardegna

Sassari

Commercio in crisi ma apre un cantiere

Commercio in crisi ma apre un cantiere

A Predda Niedda Alfonso Bifulco (Passinpiù) sta realizzando un capannone

26 maggio 2021
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SASSARI. In una situazione di crisi profonda del commercio, ci sono ancora imprenditori che investono sperando in tempi migliori. È quanto sta facendo Alfonso Bifulco, un nome che non ha bisogno di presentazione in città, che ha da poco avviato la costruzione di un nuovo capannone nell’arteria principale di Predda Niedda, la numero 2.

Mentre nell’area del Consorzio in liquidazione non si contano i cartelli di vendesi e affittasi di strutture che sarebbero volentieri pronte a riaprire per accogliere piccoli e mega store, Bifulco ha deciso di abbattere il vecchio capannone sulla sua proprietà e di realizzarne uno ex novo più adatto alle esigenze sempre in cambiamento del settore.

Chiuso lo scorso 15 marzo il negozio di scarpe e pelletterie Passinpiù di via Budapest, dove hanno acquistato generazioni di sassaresi e non solo, Alfonso Bifulco si è concentrato sulla ex Zir dove ha già da diversi anni un altro negozio di calzature Passinpiù, all’incrocio tra le strade 16 e 17.

«Non ho ancora deciso perché ci vorrà un anno per concludere i lavori e in un anno possono succedere molte cose – dice l’imprenditore – ma probabilmente trasferirò il negozio che già opera a Predda Niedda nel nuovo capannone. Da quando anni fa il Consorzio Predda Niedda decise di cambiare la viabilità, il nostro punto vendita si è trovato ai margine del flusso in entrata e questo ci ha indubbiamente penalizzato. Nella nuova struttura, sulla strada più frequentata e trafficata dell’ex zona industriale, indubbiamente potremmo contare su un maggiore passaggio di clientela. Ma, ripeto, è una decisione che potrò prendere solo quando la costruzione sarà terminata».

Alfonso Bifulco non vuole sbilanciarsi ancora, insomma: «Ho 73 anni e la mia lunga esperienza nel commercio mi ha abituato a ponderare le scelte». Di certo, però, non gli manca la voglia di rischiare, nonostante il momento difficile che si sta vivendo.

L’apertura del cantiere ha solleticato la curiosità delle migliaia di persone che ogni giorno si riversano a Predda Niedda. Una recinzione, una gru e squadre all’opera sono comunque un segnale positivo. E il movimento di mezzi meccanici e operai ha anche aperto una serie di congetture, compreso lo sbarco di una multinazionale dell’arredamento molto presente on line. Di cui si parla da anni per la verità. Si vedrà in futuro se il brand approderà. (p.f.)



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