E il piccolo museo dedicato alla Faradda aprirà i battenti la prossima settimana
Dalla prossima settimana, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, aprirà i battenti quello che frate Maurizio chiama con un iperbole “museo dei Candelieri” e che, al momento, è comunque l’unico spazio...
27 maggio 2021
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Dalla prossima settimana, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, aprirà i battenti quello che frate Maurizio chiama con un iperbole “museo dei Candelieri” e che, al momento, è comunque l’unico spazio espositivo dedicato alla Faradda e ai suoi riti. Oltre all’abito settecentesco dell’Assunta, la mostra permanente mette in esposizione ventidue scatti di Francesco Dettori e Francesco Merella,
9 divise dei gremi (Muratori, Sarti, Ortolani, Contadini, Piccapietre, Calzolai, Falegnami, Macellai e Fabbri), tre antichi candelieri, una serie di mini candelieri dono di Francesco Usai e 14 tele firmate da Giantore Carta che rappresentano la vita di Padre Zirano. «In realtà – racconta proprio fra’ Maurizio – l’inaugurazione è avvenuta il 2 agosto dell’anno scorso con la ricorrenza della festa di Santa Maria degli Angeli, patrona del gremio dei Muratori, ma nonostante il gran numero di visitatori abbiamo dovuto chiudere a causa della pandemia. Adesso è arrivato il momento di riaprire».
9 divise dei gremi (Muratori, Sarti, Ortolani, Contadini, Piccapietre, Calzolai, Falegnami, Macellai e Fabbri), tre antichi candelieri, una serie di mini candelieri dono di Francesco Usai e 14 tele firmate da Giantore Carta che rappresentano la vita di Padre Zirano. «In realtà – racconta proprio fra’ Maurizio – l’inaugurazione è avvenuta il 2 agosto dell’anno scorso con la ricorrenza della festa di Santa Maria degli Angeli, patrona del gremio dei Muratori, ma nonostante il gran numero di visitatori abbiamo dovuto chiudere a causa della pandemia. Adesso è arrivato il momento di riaprire».