Cinque lunedì col cinema d’autore
Riprende domani la rassegna “Visioni parallele” interrotta dal Covid in autunno
30 maggio 2021
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SASSARI. Cinque film per raccontare il rapporto fra teatro e cinema, realtà e finzione, con un occhio di riguardo alle tematiche sociali. Partita in autunno e interrotta a causa delle restrizioni imposte dal Covid, torna al Cityplex Moderno La rassegna “Visioni Parallele” organizzata dall’associazione Meridiano Zero.
Il primo film, in programma domani alle 21.15, è “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco, vincitore nel 2019 del Premio speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia. Mescolando tragico e grottesco, il regista siciliano si interroga nel 2017, in occasione del venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, su quanto resti nell’Italia contemporanea, e in particolare in Sicilia, degli ideali di Falcone e Borsellino. La rassegna proseguirà per i quattro lunedì successivi. Il 7 giugno in cartellone “Dangerous acts” della regista americana Madeleine Sackler, un documentario del 2013 che parla di dittatura, potere, esilio e racconta la vicenda del Belarus Free Theatre, una compagnia teatrale bielorussa considerata “sovversiva” dal governo, perché nei suoi spettacoli affronta argomenti giudicati tabù come la libertà sessuale e la piaga dell’alcolismo, il suicidio e le violazioni dei diritti politici. Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono protagonisti il 14 giugno con “Samp”, un film girato, così dichiarano, nell’arco di 19 anni e incentrato sulla storia di un killer assoldato per uccidere le tradizioni in una Puglia che vive di taranta e di connessioni inestricabili tra passato e presente.
Il 21 giugno sullo schermo del Citiplex arriva un altro artista del palcoscenico che vanta anche un’interessante produzione cinematografica: Pippo Delbono che in “Sangue”, attraverso l’incontro con l’ex brigatista Giovanni Senzani, apre una riflessione sulla vita e sulla morte. “Visioni Parallele” si chiuderà il 28 giugno con “L’atto di uccidere”, angosciante documentario del regista Joshua Oppenheimer, con protagonisti i diretti responsabili dei massacri compiuti in Indonesia nel 1965-66, oggi anziani signori benestanti, che in questo film ricreano e mettono in scena i loro atti criminali. (f.c.)
Il primo film, in programma domani alle 21.15, è “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco, vincitore nel 2019 del Premio speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia. Mescolando tragico e grottesco, il regista siciliano si interroga nel 2017, in occasione del venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, su quanto resti nell’Italia contemporanea, e in particolare in Sicilia, degli ideali di Falcone e Borsellino. La rassegna proseguirà per i quattro lunedì successivi. Il 7 giugno in cartellone “Dangerous acts” della regista americana Madeleine Sackler, un documentario del 2013 che parla di dittatura, potere, esilio e racconta la vicenda del Belarus Free Theatre, una compagnia teatrale bielorussa considerata “sovversiva” dal governo, perché nei suoi spettacoli affronta argomenti giudicati tabù come la libertà sessuale e la piaga dell’alcolismo, il suicidio e le violazioni dei diritti politici. Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono protagonisti il 14 giugno con “Samp”, un film girato, così dichiarano, nell’arco di 19 anni e incentrato sulla storia di un killer assoldato per uccidere le tradizioni in una Puglia che vive di taranta e di connessioni inestricabili tra passato e presente.
Il 21 giugno sullo schermo del Citiplex arriva un altro artista del palcoscenico che vanta anche un’interessante produzione cinematografica: Pippo Delbono che in “Sangue”, attraverso l’incontro con l’ex brigatista Giovanni Senzani, apre una riflessione sulla vita e sulla morte. “Visioni Parallele” si chiuderà il 28 giugno con “L’atto di uccidere”, angosciante documentario del regista Joshua Oppenheimer, con protagonisti i diretti responsabili dei massacri compiuti in Indonesia nel 1965-66, oggi anziani signori benestanti, che in questo film ricreano e mettono in scena i loro atti criminali. (f.c.)