sanità
Mundula (Fdi): «Ci sono criticità ma vedo anche passi avanti»
OZIERI. «Le criticità della sanità territoriale non devono far pensare a una volontà di smantellamento, ma esistono e bisogna porvi rimedio con urgenza». Sono parole del consigliere regionale di Fdi...
04 giugno 2021
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OZIERI. «Le criticità della sanità territoriale non devono far pensare a una volontà di smantellamento, ma esistono e bisogna porvi rimedio con urgenza». Sono parole del consigliere regionale di Fdi Nico Mundula, componente della commissione regionale sanità, a margine della riunione della commissione comunale nella quale sono state messe nero su bianco le emergenze e si è richiesto un incontro urgente con il commissario Temussi.
Mundula, presente alla riunione (allargata anche alle rappresentanze sindacali), ha sottoscritto l’ordine del giorno unitario, frutto di un «incontro proficuo», poiché le criticità presenti sono tante e, seppure in alcuni casi dovute alla pandemia, sono comunque causate «dalla carenza di personale, comune in questo momento a quasi tutti gli ospedali». Per cui pensare a una volontà di smantellare l’ospedale Segni e la Sanità territoriale, ora è un errore, perché, dice Mundula, «per la prima volta dopo anni qualcosa si è mosso e si stanno riparando falle vecchie e problematiche nuove dovute ai recenti pensionamenti». Il consigliere di Fdi elenca alcuni passi avanti fatti: l’iter di accreditamento della Terapia Semintensiva, la copertura dei direttori di Oculistica ed Ortopedia in atto in attesa di concorso, due nuovi medici giunti nella Chirurgia più altri tre, seppur con orario ridotto, in Ginecologia dove era rimasto un solo medico. La carenza di medici comunque esiste, e al momento penalizza Neurologia, Nefrologia e dialisi («temporaneamente risolta con una soluzione sicuramente non ottimale, ma che ne permette il funzionamento»); e mancano anche i biologi «per garantire la sopravvivenza della Genetica medica, un centro di eccellenza che vede pazienti da tutta la Sardegna». Le criticità quindi ci sono, ma è positivo che sia emersa una volontà unitaria. (b.m.)
Mundula, presente alla riunione (allargata anche alle rappresentanze sindacali), ha sottoscritto l’ordine del giorno unitario, frutto di un «incontro proficuo», poiché le criticità presenti sono tante e, seppure in alcuni casi dovute alla pandemia, sono comunque causate «dalla carenza di personale, comune in questo momento a quasi tutti gli ospedali». Per cui pensare a una volontà di smantellare l’ospedale Segni e la Sanità territoriale, ora è un errore, perché, dice Mundula, «per la prima volta dopo anni qualcosa si è mosso e si stanno riparando falle vecchie e problematiche nuove dovute ai recenti pensionamenti». Il consigliere di Fdi elenca alcuni passi avanti fatti: l’iter di accreditamento della Terapia Semintensiva, la copertura dei direttori di Oculistica ed Ortopedia in atto in attesa di concorso, due nuovi medici giunti nella Chirurgia più altri tre, seppur con orario ridotto, in Ginecologia dove era rimasto un solo medico. La carenza di medici comunque esiste, e al momento penalizza Neurologia, Nefrologia e dialisi («temporaneamente risolta con una soluzione sicuramente non ottimale, ma che ne permette il funzionamento»); e mancano anche i biologi «per garantire la sopravvivenza della Genetica medica, un centro di eccellenza che vede pazienti da tutta la Sardegna». Le criticità quindi ci sono, ma è positivo che sia emersa una volontà unitaria. (b.m.)
