Burgos, il Banco riduce le giornate di apertura
Il sindaco Tilocca all’attacco: «Limitare il servizio della filiale è sbagliato e dannoso per la comunità»
05 giugno 2021
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BURGOS. Monta la protesta a Burgos dopo la decisione del Banco di Sardegna di ridurre i giorni di apertura al pubblico della sede di via Marconi a soli tre la settimana.
In prima linea c’è il sindaco Leonardo Tilocca, che chiede: «quanto prima un incontro presso le autorità competenti» e lamenta anche una grave scorrettezza: la banca ha ridotto gli orari senza nemmeno preoccuparsi di informarne l’autorità comunale. «Siamo venuti a conoscenza della decisione del Banco di Sardegna - dice il sindaco - direttamente dai cittadini. La direzione generale della banca non ha neppure ritenuto di comunicare al Comune la sua decisione».
Decisione che, per il sindaco, è un durissimo colpo al paese. «Noi non intendiamo abbassare la testa - dice il primo cittadino -, ma ci batteremo con tutte le nostre forze affinché in tempi brevi si possa intervenire e riportare l’apertura della filiale a tempo pieno e per tutti i giorni della settimana. Si parla tanto di zone interne da valorizzare e garantire loro i servizi essenziali, e il Banco di Sardegna può considerarsi sullo stesso piano di un servizio di pubblica utilità, e di come sia fondamentale per arrestare quel lento ed inesorabile spopolamento che mina la capacità di sopravvivenza dei piccoli centri. Eppure non si fa niente per evitarlo». «Non ultimo - aggiunge Tilocca - non è da sottovalutare il fatto che in considerazione che i nostri paesi sono per lo più abitati da cittadini anziani, che viste le difficoltà di spostamento si sentono abbandonati e lamentano i notevoli disagi per poter raggiungere altri paesi e poter usufruire di tali servizi». Il primo cittadino quindi si dichiara pronto ad attivare e sostenere ogni iniziativa atta a scongiurare la chiusura per alcuni giorni alla settimana della filiale, e ad «impegnarsi in ogni sede opportuna e con ogni strumento a disposizione affinché possa essere garantita la continuità del servizio in modo regolare di questo sportello bancario». (b.m.)
In prima linea c’è il sindaco Leonardo Tilocca, che chiede: «quanto prima un incontro presso le autorità competenti» e lamenta anche una grave scorrettezza: la banca ha ridotto gli orari senza nemmeno preoccuparsi di informarne l’autorità comunale. «Siamo venuti a conoscenza della decisione del Banco di Sardegna - dice il sindaco - direttamente dai cittadini. La direzione generale della banca non ha neppure ritenuto di comunicare al Comune la sua decisione».
Decisione che, per il sindaco, è un durissimo colpo al paese. «Noi non intendiamo abbassare la testa - dice il primo cittadino -, ma ci batteremo con tutte le nostre forze affinché in tempi brevi si possa intervenire e riportare l’apertura della filiale a tempo pieno e per tutti i giorni della settimana. Si parla tanto di zone interne da valorizzare e garantire loro i servizi essenziali, e il Banco di Sardegna può considerarsi sullo stesso piano di un servizio di pubblica utilità, e di come sia fondamentale per arrestare quel lento ed inesorabile spopolamento che mina la capacità di sopravvivenza dei piccoli centri. Eppure non si fa niente per evitarlo». «Non ultimo - aggiunge Tilocca - non è da sottovalutare il fatto che in considerazione che i nostri paesi sono per lo più abitati da cittadini anziani, che viste le difficoltà di spostamento si sentono abbandonati e lamentano i notevoli disagi per poter raggiungere altri paesi e poter usufruire di tali servizi». Il primo cittadino quindi si dichiara pronto ad attivare e sostenere ogni iniziativa atta a scongiurare la chiusura per alcuni giorni alla settimana della filiale, e ad «impegnarsi in ogni sede opportuna e con ogni strumento a disposizione affinché possa essere garantita la continuità del servizio in modo regolare di questo sportello bancario». (b.m.)
