La Nuova Sardegna

Sassari

Un festival di successi per il cortometraggio dell’osilese Loriga

Un festival di successi per il cortometraggio dell’osilese Loriga

OSILO. Prosegue il suo fortunato viaggio fra i festival cinematografici del mondo, il cortometraggio “Un dono?” del regista osilese Giovanni Loriga. Dopo le selezioni al Buenos Aires International...

09 giugno 2021
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OSILO. Prosegue il suo fortunato viaggio fra i festival cinematografici del mondo, il cortometraggio “Un dono?” del regista osilese Giovanni Loriga. Dopo le selezioni al Buenos Aires International Film Festival, all’Unofex International Film Awards di New York, al Gold Movie Awards di Londra, al San Francisco Indipendent Short Film Festival, al The Lift-Off Sessions Pinewood Studios di Londra, nei giorni scorsi il corto di Giovanni Loriga è stato selezionato in Svezia al Boden International Film Festival, e in Spagna alla Semana de Cine de Lugo, importante Festival iberico alla sua 42esima edizione, che si svolgerà dal 20 al 26 settembre nella città di Lugo in Galizia. Ancora grandi soddisfazioni, dunque, per il regista osilese e per l’intera troupe del film, che affronta con grande sensibilità un tema molto delicato e di stringente attualità. «Il cortometraggio “Un dono?” – dice Giovanni Loriga - nasce dall’esigenza di sviluppare una riflessione sul fine vita, sull’amore e sulla solitudine nel momento in cui devono essere fatte delle scelte importanti e definitive». La storia parla di Giulia, che nell’arco di una giornata fa un tragitto che la porta dalla sua abitazione ad un istituto di degenza. In realtà si tratta di un percorso interiore durante il quale deve prendere una decisione: lasciare Andrea, il suo compagno, lasciarlo nel momento in cui si trova in uno stato vegetativo dopo un incidente, e soprattutto mantenere una promessa gravosa nata da una loro discussione. Durante questa giornata Giulia incontra diverse persone che hanno incrociato il suo percorso di vita, ma non trova conforto in nessuno di loro. Dopo tante riflessioni, finalmente a fine serata, arriva all’istituto di degenza. Ma quando entra nella camera in cui è ricoverato il compagno rimane scioccata da quanto vede: un uomo assiste una persona a letto. L’uomo è Andrea e la persona a letto, in stato vegetativo, è lei. Sarà il compagno che, con un “atto d’amore”, l’aiuterà a morire. Come a volte succede nella condizione di coma, Giulia ha vissuto un’esperienza di premorte, quindi ha fatto quel “percorso” per capire quanto fosse pronta per compiere quel passo.

Mario Bonu

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