La Nuova Sardegna

Sassari

Nurra, campagne al sicuro col nuovo canale del Cuga

di Claudio Zoccheddu
Nurra, campagne al sicuro col nuovo canale del Cuga

Inaugurato ieri (con un anno di anticipo) il collegamento di Monte Baranta Per gli agricoltori l’approvvigionamento idrico non sarà più un problema

12 giugno 2021
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OLMEDO. Le campagna della Nurra sono al sicuro, perlomeno dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico. Ieri, infatti, è stato inaugurato il “nuovo” canale adduttore che collega il Rio Cuga alla vasca di Monte Baranta, nel Comune di Olmedo, dalla quale si diramano tutte le condotte che servono il territorio e raggiungono i comprensori di Sassari, Alghero, Porto Torres e ovviamente Olmedo. In realtà l’opera è piuttosto datata, all’anagrafe delle condotte il canale è iscritto dal 1965, ma negli ultimi mesi la sua fisionomia è stata stravolta con un intervento da Guinnes dei primati: l’opera è stata ultimata con circa un anno di anticipo rispetto alla data di consegna dei lavori. Se non è un record, poco ci manca.

L’opera. I 6971 metri del canale adduttore sino alla scorsa estate erano completamente a cielo aperto. Un rischio per le campagne e per le scarse risorse idriche disponibili. Oltre alle frane che in più occasioni ne avevano ostruito il percorso, chiudendo i rubinetti alle aziende del territorio anche per un intero mese, le perdite erano insostenibili. Il consorzio di bonifica della Nurra le aveva stimate in circa 6/7 milioni di metri cubi per campagna irrigua, uno spreco di oltre il 25% del volume transitato. Troppo. Il terrore di continuare su questi numeri ha convinto il Consorzio ad imporre una netta accelerata al cantiere costato, a lavori completati, 18 milioni di euro arrivati dalle casse dal ministero delle Infrastrutture e dell’Agricoltura.

L’inaugurazione. Sarà l’eccezionalità di una consegna anticipata, oppure la certezza di aver messo in cassaforte milioni di metri cubi di preziosissima acqua o anche la sensazione di aver risolto uno dei problemi lamentati a più riprese dagli agricoltori della Nurra ma appena sotto la cima di monte Baranta, nel gazebo allestito dal Consorzio di Bonifica, si sono dati appuntamento praticamente tutti i rappresentanti politici del territorio. C’erano i sindaci, i consiglieri regionali, i deputati e i senatori. Nelle colline di Olmedo sarebbero dovuti arrivare anche il sottosegretario alla Politiche agricole, Francesco Battistoni, e il presidente della Regione, Christian Solinas. Entrambi, però hanno dato forfait con Battistoni che è intervenuto in videoconferenza: «Il risparmio idrico è fondamentale e questa è un’opera che permetterà di evitare gli sprechi e che quindi si allinea ai macro obiettivi principali fissati dal Governo: la ripresa economica e la svolta green, oltre all’uscita dalla pandemia». Il parterre è rimasto comunque nutritissimo e Gavino Zirattu e Francesco Vincenzi, presidenti regionali e nazionali dell’Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi) hanno invitato al microfono, dal vivo o in collegamento video, Filippo Gallinella e Giampaolo Vallardi, presidenti della Commissione agricoltura di Camera e Senato, i deputati Paola Deiana (M5s), Andrea Frailis (Pd) e Luciano Cadeddu (M5s) oltre agli assessore regionali Gabriella Murgia (Agricoltura) e Aldo Salaris (Lavori Pubblici) e al sindaco di Sassari, Nanni Campus. Uno schieramento eterogeneo a cui è stato assegnato il compito di tradurre in realtà le richieste del mondo agricolo, ribadite dai rappresentati delle associazioni di categoria: dalla produzione di energia idroelettrica alle riforme necessarie per la produttività di un settore che, da ieri, almeno nella Nurra può contare su un canale irriguo a prova di spreco.

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