La Nuova Sardegna

Sassari

“Movida” a Ittiri, sgridata del sindaco

“Movida” a Ittiri, sgridata del sindaco

Lettera ai cittadini dopo il week end di musica a palla e assembramenti da stadio

22 giugno 2021
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ITTIRI. Liberi tutti e in tutto? Sì, forse, anzi no. A ricordare ai propri concittadini che, i sempre più incoraggianti dati relativi al Covid-19, non significano l'azzeramento delle misure di contrasto al diffondersi dell'epidemia, è il sindaco Antonio Sau con un comunicato, dai toni pacati, ma decisi.

«Era prevedibile e persino auspicabile che, dopo settimane di chiusura nelle proprie abitazioni – scrive il primo cittadino – le persone, tutte e non solo i giovani, avessero voglia e bisogno di riprendere i propri spazi e le proprie relazioni. Per alcuni però sembra difficilissimo imparare dalle dure lezioni che la vita ci impartisce. Improvvisamente sembra che la fatica, il dolore, i morti, le nuove povertà e le difficoltà sociali di cui abbiamo sentito e parlato per mesi e che per tanti tra di noi sono tuttora una drammatica realtà, non siano serviti a nulla. Già dimenticato tutto?». La ferma presa di posizione di Sau fa seguito ad un fine settimana di “sballo generalizzato” con musica a “palla” fino alle prime ore del mattino e assembramenti da stadio. «Dobbiamo vivere la tanto agognata libertà con coscienza e responsabilità – ribadisce Sau – evitando che ci vengano di nuovo sottratti la salute, gli affetti il lavoro e la stessa libertà. Tutti beni troppo importanti per essere messi ancora a repentaglio. Ognuno di noi migliora utilizzando anche le esperienze che vive e, a volte, che soffre».

Il richiamo del sindaco spazia anche sulla scarsa “educazione ecologica” di alcuni irresponsabili che ha prodotto «lamentele dai residenti del centro per il volume troppo alto della musica e per i rifiuti del giorno dopo (bottiglie, bicchieri e altro ), un atteggiamento non proprio giustificabile e che non sarà più tollerato. Seppure una gran parte della popolazione sia attenta e rispettosa – conclude la nota – una quota “se ne frega” a tutti gli effetti: non ha imparato nulla, o forse non gli importa di nulla pensando immortali se stessi e suoi cari. Vorrei ricordare anche che, essere vaccinati non esclude la possibilità di contagiare il prossimo. Sicuro che avrò la vostra collaborazione, ribadisco nuovamente che è necessario riprendere gradualmente le nostre vecchie abitudini, rispettando le poche e semplice regole ancora vigenti, non dimenticando i sacrifici fatti sino ad oggi».

Vincenzo Masia



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