La Nuova Sardegna

SASSARI. Corsi di yoga, bookcrossing, spettacoli teatrali e di danza contemporanea, musica dal vivo. Chi pensa che Porto Ferro sia semplicemente una spiaggia dove abbronzarsi, imparare a fare surf e, tutt’al più, far scodinzolare senza lamentele il proprio amico a quattro zampe, si sbaglia di grosso. Oltre alla natura davvero selvaggia, questo tratto di costa offre ai suoi frequentatori tanti motivi di svago, e non stupisce che attragga villeggianti dall’alba alla notte inoltrata. Lo conferma anche Giuseppina Pintus, sassarese, che gestisce con la cooperativa “Piccoli passi” la griglieria e il baretto diventati il punto di riferimento di chi pasa una giornata di mare da queste parti. Bandiera blu a parte. «Il segreto di Porto Ferro? Non credo che vada ricercato nei riconoscimenti, per quanto graditissimi, ma semmai per la sensazione di libertà che dà questo luogo, considerato per tanto tempo soltanto uno spot per i surfisti o un punto di ritrovo per fricchettoni. In realtà i nostri clienti sono molto vari – spiega –, qui si trovano coppie di tutte le età, famiglie con bambini a seguito. Se posso fare un appello al Comune di Sassari – conclude Giuseppina Pintus – chiederei di sistemare i parcheggi, perché ce n’è davvero bisogno». (a.m.)