Dimissioni traumatiche per i sei pazienti autistici
Concluso il trasferimento dalla Gena alla residenza “I Mandorli” a Rizzeddu disposto dall’Ats
30 giugno 2021
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Visi spauriti e disorientati, in cui si leggevano domande destinate a restare senza risposta. L’ultimo sguardo alla Gena, la “casa” che li aveva accolti per quasi un anno, poi in tre sono saliti a bordo del pulmino per andare verso la nuova destinazione. Uno di loro, però, già durante il tragitto, ha dato segni di disagio colpendo ripetutamente con i pugni un finestrino e, arrivato a Rizzeddu, non voleva scendere dal mezzo. È stato necessario far intervenire un operatore della struttura di Valle Gardona per convincerlo.
Si è conclusa ieri mattina, la dolorosa dimissione di sei pazienti autistici dall’Opera Gesù Nazareno per trasferirli alla residenza “I Mandorli”. Motivata con una rivalutazione della loro condizione, secondo quanto ha disposto il Dipartimento Salute mentale e dipendenze dell’Ats. Il trasloco è cominciato lunedì con i primi tre assistiti, a cui hanno fatto seguito i restanti.
Un addio probabilmente incomprensibile per loro, di nuovo sballottati come pacchi postali. Persone tra i 35 e 50 anni che con i disturbi di cui soffrono convivono faticosamente, in un difficile equilibrio che basta poco a spezzare. Dopo una lunga permanenza al “San Giovanni Battista di Ploaghe”, infatti, la scorsa estate erano stati accolti alla Gesù Nazareno. Nell’ex fondazione erano in corso lavori di ristrutturazione dei locali e l’”Opera” sassarese, con un centro per l’autismo unico nel Nord Sardegna ad essere convenzionato con l’Ats, sembrava lo sbocco naturale dove avviare un nuovo percorso di riabilitazione. Poi, come un fulmine a ciel sereno, il 16 giugno la prima comunicazione dell’Ats al direttore Michele Marras che i sei pazienti dovevano andare via per essere ospitati ai “Mandorli”. Anche a Rizzeddu, sono state avviate ristrutturazioni delle strutture per i malati psichiatrici, tanto che i lavori edilizi avevano messo in forse l’occupazione dei lavoratori della cooperativa Elleuno, che gestiva la loro assistenza.
Ora c’è da chiedersi quanto i sei nuovi ricoverati resteranno a Rizzeddu. È la loro destinazione finale? Oppure dovranno essere spostati ancora una volta?
Una delle motivazioni del loro trasferimento era legata all’esaurimento del budget. Ma successivamente alla Gena è arrivataa la conferma dei fondi per il servizio anche per il 2021. L’Ats ha affermato in un comunicato che le dimissioni dei sei pazienti lasciano spazio ad altre persone che sono in lista d’attesa. Ma non si poteva almeno concordare con la “Gesù Nazareno” uno spostamento meno traumatico?
Si è conclusa ieri mattina, la dolorosa dimissione di sei pazienti autistici dall’Opera Gesù Nazareno per trasferirli alla residenza “I Mandorli”. Motivata con una rivalutazione della loro condizione, secondo quanto ha disposto il Dipartimento Salute mentale e dipendenze dell’Ats. Il trasloco è cominciato lunedì con i primi tre assistiti, a cui hanno fatto seguito i restanti.
Un addio probabilmente incomprensibile per loro, di nuovo sballottati come pacchi postali. Persone tra i 35 e 50 anni che con i disturbi di cui soffrono convivono faticosamente, in un difficile equilibrio che basta poco a spezzare. Dopo una lunga permanenza al “San Giovanni Battista di Ploaghe”, infatti, la scorsa estate erano stati accolti alla Gesù Nazareno. Nell’ex fondazione erano in corso lavori di ristrutturazione dei locali e l’”Opera” sassarese, con un centro per l’autismo unico nel Nord Sardegna ad essere convenzionato con l’Ats, sembrava lo sbocco naturale dove avviare un nuovo percorso di riabilitazione. Poi, come un fulmine a ciel sereno, il 16 giugno la prima comunicazione dell’Ats al direttore Michele Marras che i sei pazienti dovevano andare via per essere ospitati ai “Mandorli”. Anche a Rizzeddu, sono state avviate ristrutturazioni delle strutture per i malati psichiatrici, tanto che i lavori edilizi avevano messo in forse l’occupazione dei lavoratori della cooperativa Elleuno, che gestiva la loro assistenza.
Ora c’è da chiedersi quanto i sei nuovi ricoverati resteranno a Rizzeddu. È la loro destinazione finale? Oppure dovranno essere spostati ancora una volta?
Una delle motivazioni del loro trasferimento era legata all’esaurimento del budget. Ma successivamente alla Gena è arrivataa la conferma dei fondi per il servizio anche per il 2021. L’Ats ha affermato in un comunicato che le dimissioni dei sei pazienti lasciano spazio ad altre persone che sono in lista d’attesa. Ma non si poteva almeno concordare con la “Gesù Nazareno” uno spostamento meno traumatico?