La Nuova Sardegna

Sassari

Denise, la giudice sassarese accusata di false dichiarazioni: ho depositato due denunce

L'ex pm di Marsala Maria Angioni: oggi è giudice del lavoro a Sassari
L'ex pm di Marsala Maria Angioni: oggi è giudice del lavoro a Sassari

Maria Angioni era pm a Marsala quando la bambina venne rapita, indagò sul caso e oggi è sotto inchiesta da parte dei colleghi siciliani per le sue recenti affermazioni su presunti depistaggi avvenuti nel corso dell'inchiesta

05 luglio 2021
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MARSALA. «Stamattina ho depositato due denunce per reati gravi, in relazione a tutto quanto avvenuto circa la mia posizione processuale». È quanto dichiarare il giudice Maria Angioni, alla quale la Procura di Marsala ha notificato un avviso conclusioni indagini preliminari con l'ipotesi di false dichiarazioni a pubblico ministero. Il magistrato, adesso giudice del lavoro a Sassari, fu uno dei primi pm della Procura di Marsala (insieme al capo Antonino Silvio Sciuto) ad indagare sul sequestro della piccola Denise Pipitone, avvenuto a Mazara del Vallo il primo settembre 2004 e recentemente aveva parlato in tv di tentativi di depistaggio, nelle prime fasi delle indagini, che sarebbero stati attuati da esponenti delle forze dell'ordine. Per questo, lo scorso 3 maggio, è stata ascoltata come testimone dai colleghi della Procura di Marsala.

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In quell'interrogatorio, la Angioni confermò i «tentativi di depistaggio» di cui aveva parlato in tv. Ma su alcune delle circostanze riferite dall'ex pm, i colleghi marsalesi, pur indagando per alcune settimane, non hanno trovato riscontri. Da qui è scaturita l'accusa di false dichiarazioni alla ex pm, cui è seguita una nuova convocazione in Procura, stavolta, in veste di indagata, per l'interrogatorio dello scorso 23 giugno. Dopo l'interrogatorio, sul suo profilo Fb, la Angioni scrisse: «Dei diversi episodi di depistaggio e fastidio alle indagini di cui ho parlato in tv tra la fine di aprile 2021 e gli inizi di maggio, e che ho confermato in Procura sentita il 3 maggio 2021, la Procura in sostanza mi ha contestato che di due di essi mancherebbe la prova documentale». (Ansa).

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