La Nuova Sardegna

Sassari

Addio a Carlo Sedda, la voce della città

Addio a Carlo Sedda, la voce della città

È morto ieri all’età di 80 anni il poeta dialettale che ha raccontato tanti spaccati di vita turritana

07 luglio 2021
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PORTO TORRES. I versi dialettali di Carlo Sedda hanno raccontato per anni spaccati della vita quotidiana di chi amava incondizionatamente la propria città e l’altra metà del suo territorio (l’Asinara). Un poeta dialettale che ha affrontato ogni battaglia della sua esistenza con tanta dignità e che non si è piegato neanche quando una nipote lo aveva “sfrattato”, gravemente malato a letto, qualche anno fa dalla sua casa.

Carlo si è arreso solo ieri mattina a 80 anni in un letto delle cliniche di San Pietro, a Sassari, ed è morto a seguito di complicanze dovute alle gravi patologie che lo avevano costretto qualche giorno fa al ricovero. Personaggio eclettico e benvoluto da tutti, dopo la lunga parentesi lavorativa si era dedicato anche alla politica con l’elezione a consigliere comunale nel gruppo di Rifondazione Comunista. La fase più dolorosa della sua esistenza è stata però l’abbandono suo malgrado della casa di via Sassari, nel 2017, dove aveva vissuto per sessanta anni. La sua nuova residenza era diventata infatti la struttura per anziani “Martiri Turritani”, a causa dello sfratto eseguito da una nipote che voleva entrare in pieno possesso dell’abitazione così come risultava dal testamento olografico lasciato da una zia defunta. «Sono amareggiato ma orgoglioso che nonostante i gravi malanni fisici ho saputo resistere a quella che considero un vera e propria ingiustizia perpetrata da un familiare – aveva detto Carlo Sedda – : un atto di crudeltà che non mi aspettavo da una persona a cui ho dato tanto in questi anni in termini sia economici che di affetto».

Una delusione profonda che aveva minato ulteriormente il fisico, ma lui con il suo carattere gioviale diceva sempre “Anda bè”. Il funerale di Carlo Sedda è previsto oggi alle 11 nella chiesa della Consolata. (g.m.

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