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Alle Clarisse un pomeriggio di dibattiti e mostre sul miele
OZIERI. Si parlerà di api, di apicoltura e di ambiente oggi con inizio alle 17 nel corso dell’evento intitolato “L’isola del miele” che avrà luogo nei locali del Civico Museo Archeologico Alle...
09 luglio 2021
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OZIERI. Si parlerà di api, di apicoltura e di ambiente oggi con inizio alle 17 nel corso dell’evento intitolato “L’isola del miele” che avrà luogo nei locali del Civico Museo Archeologico Alle Clarisse. Il tema è attualissimo e gli organizzatori hanno voluto inserire l’appuntamento nel cartellone dell’Estiamo in piazza, patrocinato dall’amministrazione comunale e dall’Istituzione San Michele, per provare a far luce su un mondo che ad Ozieri e nel territorio esiste, è attivo e in continua crescita.
La serata prenderà avvio alle 17 con la conferenza-dibattito sul tema “Apicoltura, miele e derivati: apicoltori e appassionati a confronto”, durante la quale si potrà discutere e ci si potrà confrontare sui problemi, vantaggi e difficoltà del settore, della lavorazione dei prodotti e della loro commercializzazione. Alle 18 sarà poi inaugurata la mostra “Il dono di Aristeo – Api e apicoltura in Sardegna”. La mostra prevede un percorso esauriente sull’apicoltura e sul miele con l’ausilio di pannelli didattici che illustreranno la storia di questo prodotto partendo dal suo primitivo uso fino agli attuali usi in campo cosmetico e medico e alla sua produzione e diffusione in Europa, in Italia e nel nostro territorio. In questi ultimi anni si è registrato un calo drastico delle produzioni e una moria di api davvero preoccupante e tra diserbanti, prodotti chimici utilizzati per curare vigne, orti e frutteti il futuro appare difficile se non si attuerà un cambio di rotta. A questo si deve aggiungere anche il cambio climatico profondo registrato negli ultimi anni che incide sui tempi di fioritura e a volte fa saltare a piè pari un’intera stagione come è capitato ultimamente all’eucaliptus o al corbezzolo, da cui si ricava il pregiato miele amaro.
Tra gli obiettivi collaterali, l’evento si pone soprattutto quello della promozione di quelle che sono le specialità e i prodotti legati al settore, la loro commercializzazione e la finalità educativa e ambientale: le api sono il simbolo di un ecosistema fragile che va protetto per il bene dell’umanità. Per informazioni e prenotazione ci si potrà rivolgere a museo.ozieri@tiscali.it o al nr. 079/7851052.
Francesco Squintu
La serata prenderà avvio alle 17 con la conferenza-dibattito sul tema “Apicoltura, miele e derivati: apicoltori e appassionati a confronto”, durante la quale si potrà discutere e ci si potrà confrontare sui problemi, vantaggi e difficoltà del settore, della lavorazione dei prodotti e della loro commercializzazione. Alle 18 sarà poi inaugurata la mostra “Il dono di Aristeo – Api e apicoltura in Sardegna”. La mostra prevede un percorso esauriente sull’apicoltura e sul miele con l’ausilio di pannelli didattici che illustreranno la storia di questo prodotto partendo dal suo primitivo uso fino agli attuali usi in campo cosmetico e medico e alla sua produzione e diffusione in Europa, in Italia e nel nostro territorio. In questi ultimi anni si è registrato un calo drastico delle produzioni e una moria di api davvero preoccupante e tra diserbanti, prodotti chimici utilizzati per curare vigne, orti e frutteti il futuro appare difficile se non si attuerà un cambio di rotta. A questo si deve aggiungere anche il cambio climatico profondo registrato negli ultimi anni che incide sui tempi di fioritura e a volte fa saltare a piè pari un’intera stagione come è capitato ultimamente all’eucaliptus o al corbezzolo, da cui si ricava il pregiato miele amaro.
Tra gli obiettivi collaterali, l’evento si pone soprattutto quello della promozione di quelle che sono le specialità e i prodotti legati al settore, la loro commercializzazione e la finalità educativa e ambientale: le api sono il simbolo di un ecosistema fragile che va protetto per il bene dell’umanità. Per informazioni e prenotazione ci si potrà rivolgere a museo.ozieri@tiscali.it o al nr. 079/7851052.
Francesco Squintu
