La Nuova Sardegna

Sassari

Mercato ittico, l’appalto slitta alla fine dell’estate

di Gavino Masia
Mercato ittico, l’appalto slitta alla fine dell’estate

A rilento l’avvio della riqualificazione della struttura a centro servizi per lo scalo L’Autorità portuale: «Incongruenze nei carteggi consegnati dal Comune»

09 luglio 2021
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PORTO TORRES. Esattamente un anno fa dovevano essere concluse le prove statiche per la riqualificazione e il completamento del mercato ittico – una delle incompiute portuali più datate dello scalo marittimo – e la società di progettazione doveva fornire una relazione tecnica a corredo del progetto definitivo ed esecutivo per poter bandire la gara d’appalto dei lavori entro il 2020. Ma la struttura è sempre circondata da erbacce e cespugli nell’area esterna, mentre all’interno di un’ampia sala ci sono tracce di un giaciglio e buste di rifiuti lasciate da qualcuno che frequenta solitamente il fabbricato di fronte al mare.

L’intervento di riqualificazione dell’opera è stato quantificato in circa 3 milioni di euro e la proposta è stata studiata dall’ufficio tecnico della sede locale dell’Autorità di sistema portuale. Gli atti vandalici commessi a più riprese negli ultimi anni potrebbero anche far lievitare i prezzi di costruzione e le attrezzature, ma l’importante a questo punto è cercare di completare quello che per l’Autorità è destinato a diventare un centro servizi a disposizione dello scalo portotorrese.

«A seguito della conclusione della conferenza dei servizi – riporta la nota dell’Adsp – stiamo procedendo con la verifica del progetto definitivo per passare alla progettazione esecutiva: a fine estate dovremmo poter bandire la gara d’appalto». L’auspicio di tutti è che questa volta le date annunciate coincidano con la realtà, perché la struttura presenta un degrado diffuso e un pugno nell’occhio per i turisti che sbarcano dalle navi di linea e per quelli che vanno ad imbarcarsi nella banchina dov’è ormeggiato il traghetto per l’Asinara.

«L’intero iter ha subito un forte rallentamento a causa delle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria – aggiunge la nota dell’Autorità di sistema portuale – e anche da necessarie verifiche e modifiche, in fase di progettazione preliminare, per correggere alcune incongruenze emerse durante le analisi tecniche e strutturali commissionate dall’Adsp rispetto a quanto riportato nei carteggi originali consegnati all’ente dal Comune di Porto Torres».

Il presidente dell’Autorità portuale, Massimo Deiana, aveva firmato nel 2019 il decreto di aggiudicazione per la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di riqualificazione del Mercato ittico. Al piano terra sono previsti cinque ingressi per altrettanti uffici, mentre il primo piano sarà occupato dagli uffici dell’Adsp. L’anfiteatro invece, alla fine degli interventi dovrebbe essere riconvertito come sala congressi. Il resto del fabbricato sarà dedicato alla funzione originaria di mercato ittico e alle attività di vendita.

Ma i pescatori turritani battono cassa e ricordano che esiste un accordo sottoscritto quando era in carica l’amministrazione Scarpa. Un’intesa tra settore pesca e politica, in cui era prevista la vendita diretta del pescato e l’allestimento di box attrezzati.

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