SCASSINATI I DISTRIBUTORI DI BEVANDE
Raid al Tiro a segno, cercavano armi
I ladri ripresi dalle telecamere, sull’episodio indagano i carabinieri
16 luglio 2021
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SASSARI. Ladri in azione la notte scorsa nella sezione di Sassari del Tiro a segno nazionale in via Pirandello. Dopo avere tentato inutilmente di sfondare la zona blindata dove sono custodite le armi e le munizioni, gli autori del blitz hanno ripiegato sui distributori di bibite e alimenti che sono stati scassinati. Poi per completare l’opera hanno rovesciato per terra i materiali di alcuni contenitori. E hanno completato l’opera scaricando sul pavimento alcuni estintori a polvere. La situazione è stata scoperta all’apertura dagli addetti al Poligono di tiro che hanno denunciato il fatto ai carabinieri del comando provinciale. I militari hanno eseguito gli accertamenti alla ricerca di impronte e di altri elementi utili per identificare gli autori del raid che ha causato danni rilevanti nella struttura.
Secondo le prime verifiche, i ladri si sarebbero introdotti nel Poligono dopo avere superato la recinzione e avere forzato una finestra, poi avrebbero agiato indisturbati. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire se il sistema di viedeosorveglianza ha ripreso gli autori dell’incursione.
E proprio dalle immagini potrebbe arrivare un contributo importante per le indagini che sono già state avviate. A preoccupare gli investigatori e anche i gestori del Poligono di tiro è il fatto che la banda abbia tentato ripetutamente di entrare (per fortuna senza riuscirsi) nell’ambiente dove sono custodite armi e munizioni. Il furto e il raid vandalico sarebbe, quindi, sarebbero stati decisi successivamente prima della fuga.
Secondo le prime verifiche, i ladri si sarebbero introdotti nel Poligono dopo avere superato la recinzione e avere forzato una finestra, poi avrebbero agiato indisturbati. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire se il sistema di viedeosorveglianza ha ripreso gli autori dell’incursione.
E proprio dalle immagini potrebbe arrivare un contributo importante per le indagini che sono già state avviate. A preoccupare gli investigatori e anche i gestori del Poligono di tiro è il fatto che la banda abbia tentato ripetutamente di entrare (per fortuna senza riuscirsi) nell’ambiente dove sono custodite armi e munizioni. Il furto e il raid vandalico sarebbe, quindi, sarebbero stati decisi successivamente prima della fuga.