La Nuova Sardegna

Sassari

Trenta milioni per cambiare i quartieri

di Paoletta Farina
Trenta milioni per cambiare i quartieri

Comune promosso dal ministero delle Infrastrutture: ottenuti i fondi per il centro, Latte Dolce e Santa Maria di Pisa

22 luglio 2021
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SASSARI. Il Comune di Sassari promosso a pieni voti dal Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibile che ha finanziato con trenta milioni di euro i progetti di riqualificazione, ripopolamento e rigenerazione urbana per il centro storico e Latte Dolce- Santa Maria di Pisa, presentati dall’amministrazione Campus nell’ambito del Programma innovativo nazionale della qualità dell’abitare. Tra i 271 progetti ammessi al fondo di 3,2 miliardi, quelli di Palazzo Ducale risultano tra i quindici più interessanti e di qualità e il Comune è il primo in graduatoria tra i capoluoghi di provincia sardi che avevano richiesto di accedere.

Trenta milioni che consentiranno di attuare le linee che la giunta ha stabilito per ridare un volto moderno e una migliore qualità di vita nella zona storica cittadina e nei due quartieri più periferici. Un fiume di denaro che potrà essere utilizzato, ad esempio, per la riqualificazione dell’hotel Turritania e di Porta Sant’Antonio ricucendo la zona con l’altro progetto di realizzazione del centro intermodale sul quale il sindaco Nanni Campus ha puntato per il suo mandato.

Il bando ministeriale prevedeva che le azioni di rigenerazione urbana fossero attuate costituendo forme di partenariato pubblico-privato o pubblico-pubblico. Per fare un esempio Palazzo Ducale ha lavorato anche con l’Atp sull’idea di trasporto sostenibile e a favore dei disabili.

Per quanto riguarda il centro storico, l'attenzione è concentrata soprattutto sulla zona collocata all'interno di quelle che erano le mura medievali. Una zona ricca di potenzialità sulle quali far leva per restituirla a un nuovo decoro. Per Latte Dolce e Santa Maria di Pisa invece, l’obiettivo è quello di attuare interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana in chiave sociale.

Il Comune aveva invitato a partecipare , in forma singola o associata, società commerciali, imprese (anche di costruzione), società cooperative di abitazione, fondazioni e altri soggetti del terzo settore che fra gli scopi statutari operano per contrastare i fenomeni di disagio abitativo. Ma anche altri operatori privati che operano nell’ambito di iniziative di housing sociale.

Il ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile con il PinQua prevede la riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, la rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati, il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza, rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, l’individuazione e l’utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano.

Per Sassari il finanziamento ottenuto è un’occasione per risolvere problemi annosi e offrire ai suoi cittadini servizi e opportunità.

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