La Nuova Sardegna

SASSARI. Il tentativo di fare sintesi c’è stato. Prima di tutto tra i sindaci della Rete, poi con il Tips, che ha messo insieme ben 16 sigle sindacali e datoriali, infine con i politici del territorio, chiamati a spogliarsi di appartenenze e bandiere. E traspare da un documento ricco e complesso, forse anche troppo visti i tempi ristrettissimi. E sicuramente troppo poco, visto che per il Pnrr servono progetti dettagliati e realizzabili in tempi contingentati e non macro linee guida e idee di sviluppo.

Lo sa bene il sindaco Nanni Campus, politico di lungo corso che di tavoli simili molti ne ha promossi e frequentati, e l’intento di queste riunioni da lui promosse come presidente della Rete Metropolitana sembra chiaro. Non tanto entrare nel merito dei singoli problemi (anche ieri ha detto che tutto è integrabile e correggibile) ma creare introno a questo “documento totem” una «massa critica» sufficiente a sbattere i pugni nell’unico tavolo che conta davvero: quello della Regione.

Solo “scavando” il proprio spazio all’interno dei desiderata di Solinas infatti il nord-ovest ha possibilità di ottenere qualcosa. (g.bua)