La Nuova Sardegna

Sassari

«Trenta milioni per cambiare»

di Paoletta Farina
«Trenta milioni per cambiare»

Il sindaco Campus: case a canone agevolato e un restauro da 5 milioni per l’ex hotel Turritania

28 luglio 2021
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SASSARI. Trenta milioni per sanare “le ferite storiche” come le ha definite il sindaco Nanni Campus che deturpano il volto della città, l’ex hotel Turritania in primo luogo, che sarà ristrutturato con 5 milioni e mezzo di euro per ospitare appartamenti a canone agevolato. Trenta milioni per abbattendo il degrado, migliorare la qualità di vita con nuovi servizi, spazi verdi, incremento dei trasporti per i disabili. Nell’ambito di un innovativo modello di coabitazione che è il social housing, la scommessa su cui puntare, e con il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni. I trenta milioni il Comune li metterà in cassa con il finanziamento ricevuto dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili che il 21 luglio ha approvato i due progetti Pinqua dell’amministrazione per la rigenerazione e riqualificazione urbana del centro storico e della zona di cerniera tra i quartieri di Santa Maria di Pisa e Latte Dolce. Fine lavori nel 2024, ed entusiasmo per un risultato a cui hanno collaborato come partner privati Tamalacà, spin off del Dipartimento di Architettura, Atp, Human Foundation Marche Servizi, ente di ricerca per l’innovazione sociale (presieduto dall’ex ministra Giovanna Melandri), il Laboratorio Foist per le politiche sociali e i processi formativi dell’Università di Sassari, Ssd Sassari Calcio Latte Dolce e Aps IntHum.

Presentando i dettagli del programma con tutti i soggetti coinvolti, nella sala consiliare di Palazzo Ducale, il primo cittadino si è detto «orgoglioso e felice». Per essere riuscito, con l’assessore alle Politiche abitative e ai Servizi sociali Antonello Sassu e con lo staff comunale ( il dirigente Toni Solinas, il direttore generale Claudio Castagna, i tecnici Alessandra Bertulu, Maria Giovanna Campus e Davide Chessa) a poter intervenire su due zone di “periferia centrale” che aspettavano un cambiamento di passo. I piani di lavoro messi a punto si sono piazzati nella classifica del bando Pinqua (il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare) al 72esimo e 165esimo posto sui 271 Comuni che hanno visto accolte la loro partecipanti, superando tra i sardi Olbia e Cagliari. «Sono orgoglioso perché il nostro progetto di ripopolamento del centro storico attraverso il recupero di immobili abbandonati o degradati da destinare a residenza è stato riconosciuto tra i quindici “meritevoli” per il loro contenuto esemplificativo dello spirito del Pinqua – ha affermato Nanni Campus – . E perché è stato costruito in casa, con le nostre forze: altri Comuni si sono rivolti a grandi studi di architettura italiani, mentre noi ci siamo avvalsi delle nostre competenze interne. Il mio ringraziamento va dunque a tutto lo staff che ha lavorato per ottenere questi risultati, superando anche le difficoltà legate al ridotto numero di personale che abbiamo infatti intenzione di incrementare».

Il sindaco ha anche voluto sottolineare che i fondi ottenuti sono «la prima applicazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel territorio» dal cui fondo complementare sono arrivati 2,8 miliardi dei 3,2 messi in campo per il Pinqua. Ma soprattutto perché prende sempre più forma la trasformazione della parte bassa del centro, ingresso alla città che si mostra degradato e che con la realizzazione del centro intermodale (altro passo avanti fatto dalla giunta Campus dopo uno stallo ventennale), e la sistemazione del Turritania e dell’area di Porta Sant’Antonio, potrà cambiare faccia.

Ma la soddisfazione del sindaco e dell’assessore Sassu è anche di portare per la prima volta in città l’ housing sociale che darà risposte al disagio abitativo di una fetta della popolazione sassarese che «potrà avere in locazione case a prezzo agevolato e decidere anche di riscattarle».



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