La Nuova Sardegna

Sassari

Rogo di rifiuti vicino al campo rom

di Gianni Bazzoni
Rogo di rifiuti vicino al campo rom

Fumo e fiamme visibili a chilometri di distanza. Esplose alcune bombole di gas, indaga la polizia locale

31 luglio 2021
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SASSARI. Un incendio di chiara origine dolosa è scoppiato giovedì notte - poco dopo le 22 - nella zona di Piandanna, in vicolo San Lorenzo, davanti al campo rom di etnia musulmana. Le fiamme, che secondo le prime valutazioni sarebbero state appiccate in due punti opposti, hanno rapidamente divorato i rifiuti stoccati ormai da tempo lungo un fronte di una ottantina di metri. Fuoco e fumo e un forte odore di plastica bruciata, in pochi minuti il centralino del 115 è stato tempestato di chiamate da parte di cittadini residenti anche in quartieri più lontani della città che hanno manifestato preoccupazione per le fiamme visibili anche a qualche chilometro di distanza.

Sul posto sono arrivate diverse squadre del comando provinciale e a supporto - per consentire le operazioni in condizioni di sicurezza - anche le pattuglie della polizia locale.

L’intervento è andato avanti per tutta la notte e anche ieri mattina sono proseguite le operazioni di bonifica per evitare che le fiamme potessero ripartire. Pare che durante la notte di giovedì - mentre era in corso la delicata fase di spegnimento dell’incendio - all’improvviso il fuoco sia partito dalla parte opposta appiccato da qualcuno nascosto dietro la vegetazione e protetto dal buio. Su questi fatti sono in corso le indagini da parte della polizia locale che sta valutando anche i contributi che possono arrivare dalle immagini di alcune telecamere stradali.

I vigili del fuoco hanno dovuto procedere con particolare cautela per la presenza tra i rifiuti di parecchie bombole di gas probabilmente affidate da qualcuno per lo smaltimento e abbandonate nel viottolo (tutte semivuote e per questo particolarmente pericolose): alcune sono state portate in una postazione sicura dagli stessi vigili del fuoco, ma altre sommerse da rifiuti di ogni genere sono esplose a causa del surriscaldamento. Una situazione di pericolo che ha esposto i vigili del fuoco a una condizione di rischio importante.

La quantità rilevante di rifiuti era stata censita dagli agenti della polizia urbana che nel corso dei mesi hanno effettuate una serie di interventi, tutti mirati al rafforzamento delle attività di prevenzione, proprio per scongiurare l’accumulo incontrollato di rifiuti in luoghi ben individuati. Nel corso delle operazioni erano stati sequestrati mezzi, elevate sanzioni e una quindicina di denunce penali per reati ambientali.

Nel rogo spento definitivamente solo ieri mattina, sono stati bruciati anche materiali nocivi come plastica e gomma, con i fumi diffusi nell’aria che hanno generato comunque una forma di inquinamento.

C’è da dire che la zona dove sono stati accumulati i rifiuti si trova all’esterno del campo rom, quindi in questo momento - e in attesa della conclusione dell’attività investigativa - le responsabilità non possono essere attribuite in modo automatico ai residenti nel campo sosta. Le indagini proseguono e sono stati già raccolti elementi interessanti.

Il luogo dove si è sviluppato l’incendio non è distante da quello dove qualche tempo fa proprio la polizia locale aveva scoperto 500 estintori affidati da una azienda per lo smaltimento e abbandonati in un campo (tra il terreno dell’Ersu e quel tratto di strada).

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